Torna SCALIURBANI (www.scaliurbani.it) la prima rassegna labronica di rilievo internazionale che, attraverso l’architettura, vuole partecipare sia alla costruzione di spazi pubblici che alla valorizzazione qualitativa dell’abitare del futuro, coinvolgendo nel confronto istituzioni, professionisti del settore e la comunità tutta.
La terza edizione di SCALIURBANI, in programma dal 28 settembre al 2 ottobre sulla piattaforma alle ex Officine ATL di Livorno, ruoterà proprio su questi importanti temi ed in particolare sulla resilienza, lo sviluppo sostenibile, il cambiamento climatico e l’impatto sul progetto delle Architetture per le Città, per i territori e per i paesaggi del futuro prossimo; argomenti più che mai di stringente attualità data l’emergenza post-pandemica.
La settimana dell’evento sarà, quindi, occasione per riprendere le attività di formazione e confronto in presenza dopo oltre 18 mesi, grazie alla compartecipazione del Comune di Livorno che ha messo a disposizione una sede suggestiva come quella delle vecchie officine del trasporto pubblico, nel cuore di Livorno.
L’importante format ideato ed organizzato dall’Ordine degli Architetti PPC di Livorno sarà connesso agli eventi presenti nel palinsesto del Festival dello Sviluppo Sostenibile dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e soprattutto sarà occasione di importante confronto grazie alla sua inclusione all’interno degli eventi del Padiglione Italia “Comunità Resilienti” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, alla 17a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia grazie alla collaborazione con il curatore Alessandro Melis.
L’evento raccoglie oltre 50 adesioni transdisciplinari tra architetti, accademici, imprenditori, politici, ovvero un parterre di esperti a livello globale che in modo trasversale si alterneranno nel ricco palinsesto fisico e/o virtuale di lecture, live talk, presentazioni di libri e tavole rotonde, un building-hub che trova nell’Agenda strategica 2030 dell’ONU il motivo ispiratore.