Ceramica Sant’Agostino: bellezza, ricerca e tradizione

Ceramica Sant’Agostino è una realtà riconosciuta a livello internazionale, sinonimo di eccellenza italiana, fondata sul concetto di una qualità integrata che non può prescindere da etica, impegno e costanza. Valori che contraddistinguono Ceramica Sant’Agostino come realtà aziendale internazionale che, pur con una mentalità decisamente proiettata al futuro, ha saputo conservare i propri valori e le proprie tradizioni imprenditoriali. L’azienda, fondata da Aristide Manuzzi, inizia la sua attività nel 1964 nei pressi di Ferrara, in un’area geograficamente lontana dalle altre aziende italiane del settore quasi tutte concentrate in un punto ben preciso dell’Emilia. Questa particolarità ha fatto sì che negli anni l’azienda abbia potuto sviluppare e poi mantenere una forte autonomia progettuale e una visione strategica sempre innovativa. Oggi Ceramica Sant’Agostino è uno degli attori italiani di riferimento nel settore del gres porcellanato con una capacità produttiva di circa 4.500.000 m2 all’anno, resa possibile anche grazie all’installazione nel 2022 di un nuovo forno. Il ciclo produttivo è svolto al cento per cento in Italia, scelta intrapresa dall’azienda con uno scopo preciso di responsabilità e sostenibilità sociale nonché ambientale.
Della produzione totale viene esportato circa il 75% in 5 continenti ed in più di 80 Paesi nel mondo. L’azienda, guidata ancora oggi dalla famiglia del fondatore, crede e persegue un approccio di Family Company: quest’impostazione di impresa familiare garantisce la coerenza con i valori e la storia aziendale, maggiore snellezza nei processi decisionali per nuove iniziative e progetti di sviluppo industriale e commerciale. Ceramica Sant’Agostino investe continuamente in innovazione tecnologica di prodotto e di processo per produrre superfici di alta qualità, caratterizzate da funzionalità tecnica e versatilità: vere e proprie soluzioni estetiche per l’evoluzione dell’architettura contemporanea.

 

FILIPPO MANUZZI, CEO, HA RACCONTATO A PLATFORM L’EVOLUZIONE DI CERAMICA SANT’AGOSTINO.

Uno dei temi più importanti quando si parla di realtà aziendali e produttive è certamente quello della sostenibilità. Ceramica Sant’Agostino ha da sempre dimostrato una profonda attenzione nei confronti di questa tematica, ma in che modo la affronta e la pone in pratica?
Filippo Manuzzi: L’industria ceramica, come ogni attività produttiva, ha impatti diretti e indiretti in termini di risorse impiegate, produzione di scarti ed emissioni lungo il ciclo di vita dei suoi prodotti e processi. Ceramica Sant’Agostino è sempre stata sensibile a tutte queste tematiche occupandosi fattivamente di sostenibilità, in ottica di un miglioramento continuo, soprattutto dal punto di vista ambientale. Oltre ad essere in conformità con le normative, adottiamo volontariamente i migliori standard di gestione ambientale di processo e prodotto a livello internazionale, certificati periodicamente da soggetti esterni riconosciuti. Ormai oltre 15 anni fa, abbiamo messo a punto ECOQUALITY, un complesso sistema d’azione per coordinare tutti gli sforzi rivolti ad ottenere prodotti di altissima qualità, nel totale rispetto delle più rigide normative europee ed internazionali di tutela dell’ambiente, delle persone, dei consumatori. È un processo che coinvolge l’intera organizzazione aziendale e per questo è sempre stato un progetto ambizioso, in quanto oggettivamente misurabile ed in continua evoluzione. Di recente abbiamo voluto intraprendere il percorso per ottenere l’attestato di conformità alla norma ISO 17889-1, la prima norma internazionale rivolta al settore ceramico, che descrive i requisiti di sostenibilità per le piastrelle di ceramica secondo criteri ambientali, economici e sociali. Sono molti gli aspetti che riguardano la sostenibilità sulla quale negli anni abbiamo lavorato e su cui tuttora ci interroghiamo per fare sempre meglio. Per esempio, riutilizziamo i materiali di scarto derivanti dalle lavorazioni nel ciclo produttivo contribuendo ad un minor consumo di materie prime naturali. L’azienda dispone, inoltre, di un sistema di recupero parziale delle acque meteoriche che consente un risparmio di circa 2500 m3 all’anno di acqua prelevata dalla rete idrica. Tutte le acque di lavorazione sono completamente recuperate e riutilizzate all’interno del processo produttivo, evitando quindi ogni possibile scarico verso l’esterno delle acque reflue. Grazie a continui investimenti tecnologici e procedure gestionali certificate, le emissioni derivanti dagli impianti produttivi sono molto al di sotto dei parametri di legge previsti. È in corso una progressiva sostituzione del parco mezzi aziendali con mezzi ibridi e siamo in grado di autoprodurre energia grazie alla realizzazione di due impianti di cogenerazione ad alto rendimento ed un impianto fotovoltaico della potenza installata di 3,3 MWh/anno.

La ricerca e l’innovazione sono alla base del vostro sviluppo non solo tecnologico e industriale, ma anche e soprattutto in termini di estetica e qualità di prodotto. Quali sono le novità?
F.M. La ricerca sul prodotto nasce sempre dalla nostra volontà di offrire una vasta gamma di ceramiche di alto livello che siano in grado di rispondere tecnicamente e stilisticamente alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. “Window. Architecture. Essence”, il nostro progetto Cersaie 2022, è stato ispirato proprio da questa idea: ciò che per noi è essenziale è la ricerca stessa come espressione della curiosità. Un sentimento che non si immobilizza davanti alla realtà e che invita a guardare oltre ciò che l’occhio vede. Tre parole, tre concetti che descrivono non solo le nuove collezioni, ma la nostra filosofia: la finestra come elemento per vedere attraverso ciò che conosciamo e proseguire la ricerca verso quel che ancora ignoriamo. L’architettura come sfida di dare ordine all’intangibilità del tempo, attraverso lo spazio. L’essenza che trova significato nell’atto non dell’ascoltare, ma del sentire. Le collezioni di quest’anno invitano ad andare oltre l’ordinario, oltre la realtà conosciuta ed a spingersi verso l’intentato, verso l’impensato, verso l’essenza. Le collezioni di quest’anno spingono ad osare nell’accostamento di colori, stili ed effetti in un viaggio che non ha schemi stilistici, ma che pone al centro l’espressione dell’interiorità.

 

Per maggiori informazioni visita: www.ceramicasantagostino.it