Giovedì 5 ottobre 2023, Fondazione Vico Magistretti e Triennale Milano hanno organizzato il primo convegno internazionale sull’opera dell’architetto e designer milanese.
Dopo la mostra Vico Magistretti. Architetto milanese che nel 2021 ha reso omaggio all’architetto presentando per la prima volta in maniera unitaria il suo percorso progettuale, il Convegno – a cura di Nina Bassoli, Gabriele Neri, Marco Sammicheli – è una nuova, diversa occasione per approfondire, stimolare e aggiornare alcuni degli innumerevoli temi e percorsi di ricerca sulla sua opera.
I temi del convegno sono stati elaborati attraverso una call lanciata lo scorso febbraio 2023.
Considerato come una delle figure più rappresentative della cultura progettuale milanese della seconda metà del Novecento, Vico ha avuto stretti legami con l’estero che hanno influenzato il suo lavoro e a sua volta ha lasciato il segno in tali contesti.
Proprio su questa apertura internazionale si è concentrato il Convegno, con un programma articolato in tre sessioni che hanno ospitano contributi che indagano dalla sua esperienza universitaria in Svizzera durante la guerra alla realizzazione di architetture all’estero (in Giappone, Spagna, Iran…); dalla collaborazione con aziende straniere (in Inghilterra, Giappone…) fino all’attività didattica presso il Royal College of Art di Londra e alla presenza della sua opera in riviste, volumi e mostre.
A conclusione delle sessioni si è tenuta la tavola rotonda Vico Magistretti e il progetto italiano nel mondo. Nuove prospettive, occasione non solo di sintesi della giornata ma anche momento di confronto e analisi su prospettive, sviluppi, traiettorie e significati del progetto italiano.
Ha chiuso la giornata la lectio magistralis di Konstantin Grcic, allievo di Vico al Royal College of Art di Londra, che nel suo omaggio a Magistretti per l’esposizione del 2021 ricorda così i suoi insegnamenti: “Venivi per un giorno e ti sedevi semplicemente a parlare con noi. La tua curiosità era sempre genuina, i tuoi consigli semplici: il design trae ispirazione dalla vita, da quello che abbiamo proprio lì davanti. Guardare le cose consuete con occhi inconsueti. Moltissimi anni dopo penso ancora che sia una delle più belle lezioni di design che abbia ricevuto. Di questo, ti ringrazio”.