Una nuova forma all’energia: inaugurata la Stazione di Terna

Il 14 ottobre 2020, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, dei vertici di Terna e delle Autorità Locali, è stata inaugurata la nuova linea elettrica che collega l’isola di Capri alla penisola.
Un’opera storica per il Mezzogiorno e per il Paese, nata a fronte di un investimento di 150 milioni di euro da parte di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale ad alta e altissima tensione.

A firmare il progetto architettonico della stazione elettrica è Frigerio Design Group, vincitore del concorso internazionale a procedura ristretta indetto nel 2015. La stazione elettrica Ternaè un’architettura industriale pensata per integrarsi nel contesto, farsi segno di un rapporto armonioso tra tessuto urbano e natura. La nuova linea elettrica che collega Capri alla terraferma è un progetto all’avanguardia, che consente di fornire all’Isola energia da fonti rinnovabili e azzerare le emissioni inquinanti – grazie alla dismissione dell’attuale centrale a gasolio – incrementando al tempo stesso la sicurezza dell’isola.

Nel progettare la stazione elettrica di Capri, costruita su un’area di circa 2.700 metri quadrati, l’architetto Enrico Frigerio ha sviluppato una linguistica progettuale basata su geometria, verde e luce, per rendere la stazione un elemento discreto, elegantemente inserito in un contesto naturale senza eguali.
L’orografia del terreno determina la planimetria della stazione elettrica: i gradoni calcarei che salgono dalla Marina Grande diventano muri di contenimento o edifici, mentre la vegetazione mitiga i volumi e l’impatto visivo, occupando in modo spontaneo gli spazi vuoti.
Le cromie tipiche del paesaggio caprese vengono riproposte nelle facciate dell’edificio, quasi a renderlo una ulteriore declinazione del naturale.

Giochi di pieni e vuoto danno vita a effetti percettivi dinamici che contribuiscono alla mitigazione visiva dell’architettura e a creare una relazione con la specificità del luogo, rendendo l’architettura uno spazio di cerniera tra il tessuto urbano diffuso e la natura.
Seconda matrice naturale a cui si ispira il progetto, il verde si insinua tra i volumi occupando gli spazi vuoti, distribuendosi in modo spontaneo proprio come nelle aree circostanti il lotto e nelle pareti calcaree dell’isola. La vegetazione è quella tipica locale, con arbusti e piante sempreverdi a garantire l’effetto di mitigazione costante nell’arco dell’anno e ridurre gli interventi di manutenzione.
Il progetto illuminotecnico è stato sviluppato nel pieno rispetto della condizione paesaggistica e riducendo al minimo l’impatto sull’inquinamento luminoso.

La dismissione della centrale a gasolio presente sull’isola e la possibilità di approvvigionamento di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili – proveniente dalla terraferma – porteranno notevoli benefici dal punto di vista ambientale. Al tempo stesso l’ingresso di Capri nella rete elettrica nazionale assicurerà risparmi per la collettività e il sistema elettrico, stimati in circa 20 milioni di euro l’anno, e una riduzione di 130 mila tonnellate annue di CO2.
Per maggiori informazioni visitate il sito www.frigeriodesign.it.

Foto di Enrico Cano