This is Superdesign Show

La Milan Design Week 2019 è ormai è alle porte e uno degli appuntamenti più interessanti del Fuorisalone sta già scaldando i motori. Stiamo parlando del Superdesign Show.

Abbiamo incontrato Gisella Borioli, fondatrice di Superstudio Più, per farci svelare qualche novità in anteprima.

Quali sono le novità che il Superdesign Show presenterà quest’anno?

In un lay-out completamente rinnovato che vede nel grande padiglione centrale una “piazza” con attorno le “arcade” che ricordano i portici delle città italiane, troveremo una forte presenza di brand giapponesi, un’importante mostra della Corea, la partecipazione dell’Indonesia e altro. Tra i paesi emergenti quest’anno esploriamo l’Ucraina con il suo movimento modernista, una vera sorpresa. A fronte di altre partecipazioni internazionali, la presenza dell’Italia si è un po’ ridotta ma è presente con proposte originali, tra cui certamente il Superhotel eclettico e personalizzato di Giulio Cappellini. Non mancheranno i momenti spettacolari ed esperienziali, come la torre-caleidoscopio di Matteo Thun per 3M o la “mostra che non c’è” delle opere di Flavio Lucchini, con una nuova applicazione di realtà virtuale che fa apparire dal nulla – sul percorso di Superstudio – grandi sculture immaginarie ma reali, grazie alla tecnologia di Sense – immaterial Reality.

Cosa include al suo interno il tema Innovation&Tradition?

Si intende una grande attenzione, nelle scelte e nelle proposte, al fattore “human-tech”, cioè uno slancio verso il futuro che tenga conto del passato. Entusiasmo per la tecnologia e rispetto per la natura.

Anche quest’anno i grandi brand del design collaborano a fianco dei progettisti più importanti sulla scena internazionale: ci può dare qualche anticipazione?

La novità sta proprio nel fatto che per dare visibilità alle loro proposte e alla loro tecnologia sempre più evoluta e attenta alla sostenibilità, i grandi brand hanno fatto ricorso ad installazioni emozionali e immersive, con l’apporto creativo e tecnico di famosi studi internazionali, che lavorano in modo sensazionale col digitale e gli effetti speciali e che ci parlano di futuro. Così per il percorso luminoso di Lexus con Rhizomatiks, per le soluzioni ambientali in 3D di Dassault Systèmes con Morphosis, per la passeggiata spaziale di Finsa con Enorme Studio e Vitamin-Arte.

Cosa ci riserva il Superhotel di Giulio Cappellini?

Giulio Cappellini è un architetto sensibile e ricettivo che è stato capace, negli anni, di anticipare le tendenze e di lanciare i più importanti designer, oltre ad essere l’art director di Superdesign Show. Il suo progetto Superhotel riflette sugli hotel ripetitivi e standardizzati e dà una risposta eclettica e personalizzata, che tiene conto dei desideri e delle esigenze di hospitality da parte una clientela internazionale sofisticata, offrendo ambienti diversificati e confortevoli, con la partecipazione di grandi brand italiani e altri creativi, artisti e artigiani, frutto delle sue costanti ricerche.

All’interno del Material ConneXion Italia la parolad’ordine è sostenibilità: in che modo i progetti presentati all’interno di questo network, ci presenteranno il dialogo tra materiali e ambiente?

Dalla sostenibilità nessuno può più prescindere. Il grido d’allarme è arrivato forte e chiaro e l’azione della giovane Greta Thunberg e di tutti i ragazzi che la stanno seguendo, sono un segnale che ci deve far riflettere. I materiali, che sono la “materia prima” delle cose, hanno il compito di iniziare il percorso verso la sostenibilità con scelte che stanno alla base di tutto. E lo fanno, ognuno a suo modo. La casa di Marie Claire Maison, ad esempio, è una casa materica, dove stoffe e rivestimenti sono usati in modo nuovo. Interessante anche la mostra e i talk show di Smart City, al Superstudio 13, dove attraverso manifesti programmatici le aziende raccontano cosa stanno facendo e quali sono i loro obiettivi per rendere il mondo più pulito e migliorare la qualità della vita.