Terra.Materia giunge alla terza edizione e si rinnova continuando a rappresentare un momento importante di dialogo con il territorio della Sardegna, in cui la relazione con la storia e il patrimonio della comunità Mediterranea sono il fil rouge dell’iniziativa. La trasformazione e riqualificazione architettonica, ambientale, e concettuale dello spazio diventano le protagoniste di una giornata di scambio e testimonianza. L’intento è di promuovere nuove correnti di pensiero e soluzioni innovative, di aprirsi all’ascolto dei luoghi e alla comprensione delle differenze in un dialogo condiviso.
Ideato e fondato nel 2020 da Claudia V. Mazohl, Business Director di Ceramica Mediterranea e Fondatrice di Abitzai, Terra.Materia è un evento multidisciplinare sospeso tra architettura, design e sostenibilità. Nato per promuovere la circolarità di saperi a livello internazionale, coinvolge istituzioni, mondo accademico e industria nella celebrazione della cultura Mediterranea, delle sue tradizioni e del suo futuro.
Per l’edizione 2023 di Terra.Materia, è stata scelta come palcoscenico la Miniera di Montevecchio, nell’entroterra campidanese, in Sardegna. La storia di questo luogo si lega indissolubilmente all’identità dell’Isola, alle generazioni di sardi e italiani che qui cercarono la possibilità di una vita migliore. Nata dalla lungimirante visione del sassarese Giovanni Antonio Sanna nel 1848, questa gemma dell’architettura industriale assieme alle contigue miniere di Ingurtosu e Gennamari, ha rappresentato, per 143 anni, una delle realtà minerarie più importanti di Europa e la prima per l’estrazione del piombo. Il suo ingegno tecnologico diede alla Sardegna una posizione prominente nell’industria dell’epoca, ed oggi i suoi rari estratti minerari si ritrovano nei più prestigiosi musei di storia naturale del mondo.
L’iniziativa si svolge con il patrocinio di AIDIA (Associazione Italiana Donne Ingegnere e Architette, Sezione Cagliari), del Comune di Guspini, dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Città Metropolitana di Cagliari e della Provincia del Sud Sardegna; in collaborazione con la Facoltà di Architettura di Cagliari e grazie al supporto di Abitzai e Ceramica Mediterranea.
