StriM

Dal confronto con alcune importanti aziende e dalle esigenze espresse dal Comune di Milano tramite il bando sui temi dell’organizzazione pubblica e dei layout degli spazi e dei servizi pubblici e privati, Fasemodus Architettura, che opera come studio di progettazione work spaces & retail, ha ideato [StriM], una proposta per la creazione di “strutture Intermedie per Milano”. l progetto parte dalla necessità di adottare un nuovo punto di vista per una maggiore qualità di vita unendo i concetti di smart working e co-working con un approccio innovativo in uno spazio intermedio.
L’architetto Luca Bucci, partner di Fasemodus Architettura, commenta il loro progetto: “La riscoperta di una nuova ecologia urbana basata su una scala intermedia, di quartiere, è sicuramente uno degli aspetti positivi da sviluppare in un futuro prossimo. Non per superare la pandemia ma per vivere un po’ meglio di ieri. Questo nuovo approccio, cominciando dagli spazi e i servizi del lavoro, può essere applicato anche ad altri aspetti della nostra vita “urbana”, come per il commercio con nuove forme di vendita”.

Sono stati così immaginati luoghi diffusi nella città, connessi in una rete dove si incrociano co-working con smartworking, spazi aperti con spazi confinati, servizi con spazi ludici e con la ristorazione.
Con [StriM] vicino a casa è possibile trovare un luogo per lavorare con la socialità e le sinergie che si innescano avvicinando persone e professionalità diverse, grazie alla creazione di una rete articolata di hub locali iperconnessi, creati con il supporto da “aziende madre” che ne fanno propri work spaces aperti alle competenze dell’area. Hub condivisi con freelance, startup o liberi professionisti per la socialità e il crossover di conoscenze.
Valide alternative alla propria casa e alla sede centrale delle aziende per svolgere tutte le attività che oggi abbiamo imparato a fare in totale autonomia, ma anche un riferimento per le professionalità singole o organizzate in piccole unità, calando lo smartworking in un nucleo di coworking quindi con servizi condivisi, integrabili e modificabili nel tempo.
Sia al suo interno che in zone limitrofe si collocano altre funzioni urbane: miniasili, ristorazione, play street e spazi per il tempo libero, commercio di vicinato.

I luoghi deputati sono quelli del riuso, dei piani terra, degli spazi sottoutilizzati anche fuori dalle traiettorie consolidate che saranno integrate da nuovi e brevi percorsi pedonali e ciclabili.
Sono spazi di quartiere che possono coinvolgere persone che abitano in ambiti di scala intermedia: in linea con la “città dei 15 minuti” la nuova dimensione urbana ideata dal Comune di Milano.
Le destinazioni d’uso interne possono comprendere: reception, sale studio smart e co-working, per riunioni ristrette, postazioni con priorità dell’azienda sponsor, zona relax con spazio a sufficienza e distanziamento adeguato insieme a spazi telefonata isolati acusticamente.
Un sensore delle attività valoriali e sociali nell’area, concepito in maniera modulare e flessibile per accogliere un numero di utenti predefinito e modificabile sulla base dell’evolversi dei warning covid-19.
La gestione, previa iscrizione su piattaforma online, prevede una tessera smart di ingresso in tutti gli hub o tessera azienda con possibilità di prenotazione della postazione e sala meeting.
Per maggiori informazioni visitate il sito fasemodus.com.