E se l’abitare del futuro fosse sull’acqua? Situata in una comunità di case galleggianti su Portage Bay, appena a sud dell’Università di Washington, Water Cabin è una piccola cabina in un ambiente urbano a cura dello studio Olson Kundig. Bassa sull’acqua e di piccole dimensioni, la casa crea una piattaforma fatta per sfruttare il corso d’acqua circostante e creare un’esperienza di vita molto peculiare. Una struttura in acciaio galvanizzato sostiene generosi piani del tetto e grandi aree di vetrate che si aprono a spettacolari viste a 180 gradi che creano una linea sottile tra spazi interni ed esterni. La planimetria è organizzata su due livelli per massimizzare le connessioni con l’ambiente marino circostante.
Al livello inferiore, uno spazio abitativo aperto combina le funzioni di pranzo, cucina e ufficio, con un letto a scomparsa per gli ospiti. Un angolo di vetro e grandi porte scorrevoli collegano questo spazio ai patii esterni con una ricca pavimentazione in legno Ipe, dove le grandi sporgenze del tetto supportano l’usabilità tutto l’anno. La suite padronale al livello superiore incornicia la vista prospettica sull’acqua e crea un accogliente belvedere, arretrato rispetto all’impronta della casa, per dare un senso di rifugio. Una terrazza sul tetto e un giardino di contenitori riccamente piantati continuano la porosità interna/esterna stabilita al livello del suolo, estendendo la camera da letto all’esterno. La materialità di Water Cabin trae ispirazione da una capanna. Il rivestimento esterno in cedro rosso occidentale nodoso leggermente tinto resiste nel tempo con una manutenzione minima. Elementi metallici durevoli e a bassa manutenzione come l’acciaio galvanizzato e lo zinco spruzzato alla fiamma fanno riferimento all’esigente ambiente marino.
Questi metalli completeranno il colore del rivestimento mentre si argenta con l’età, così come i blu e i grigi mutevoli della baia circostante. Il legno continua a caratterizzare pesantemente tutto l’interno della casa, con pavimenti in quercia calda e la carpenteria bilanciata da metalli neri e argento più freddi. I soffitti in compensato di betulla russa si estendono agli intradossi esterni, abbattendo ulteriormente le barriere tra spazi interni ed esterni. Le finiture delle pareti in legno nodoso nella tromba delle scale principale e nella suite principale intrecciano allo stesso modo i materiali esterni all’interno della casa. L’ambiente informale e armonico crea un senso di tranquillità che rende la casa un’oasi all’interno di una vivace comunità galleggiante.
Per maggiori informazioni visitare il sito olsonkundig.com
CREDITS
Project: Water Cabin
Architect: Olson Kundig
Year: 2020
Photo: Aaron Leitz