Aedificante. Indurre al bene: edificare l’anima e la coscienza.

“La costruzione è l’arte di fare un insieme significativo di molte parti. Gli edifici sono testimoni della capacità umana di costruire cose concrete. Credo che il vero nucleo di tutti i lavori di architettura risieda nell’atto di costruire.” (Peter Zumthor).

Aedificante. Cantiere. Cultura. Persone. Futuro. è un progetto culturale e di comunicazione sociale, un manifesto per le politiche giovanili che, in questo caso attraverso uno storytelling fotografico, mostra il cantiere edile come luogo di narrazione di un mestiere tanto nobile quanto ormai quasi abbandonato, raccontando con la voce delle immagini il mondo nascosto del “saper fare”. L’obiettivo è tracciare una linea che colleghi il passato al futuro, dando valore al lavoro, inteso come l’indispensabile operare degli artigiani edili, che rendono ogni singolo progetto unico e soprattutto fattibile grazie alle loro capacità. Le fotografie rappresentate nella mostra Aedificante appena inaugurata a Milano e integralmente raccolte nel catalogo in distribuzione, raccontano un mestiere antico che purtroppo sta scomparendo per mancanza di interesse e motivazione da parte dei giovani, i quali sembrano essere ormai lontani dal desiderio di apprenderlo, appassionarsene e farlo proprio. Quello che il progetto Aedificante si propone di fare è proprio demolire, con i potenti e precisi colpi di una nuova cultura, alcuni preconcetti legati al cantiere edile come luogo di punizione per giovani poco motivati a intraprendere qualsiasi percorso formativo. Oggi il mondo dell’edilizia è una realtà ben diversa rispetto solo ad alcuni decenni fa, fatta prima di tutto di anni di studio e di competenze acquisite, di menti che lavorano ancora prima delle braccia e di una tranquillità economica, che significa poter metter su famiglia, acquistare una casa e migliorarsi socialmente, che si raggiunge in pochi anni. Perché adesso prima delle opere, vanno edificate le coscienze.

L’edilizia paga una mentalità vecchia che vede i cantieri edili quasi come luoghi di punizione, di fango e fatica, di sveglie all’alba, di gelo e di abbronzature forzate, ma non c’è solo questo nel nostro lavoro e i giovani di entrambi i sessi lo devono poter sapere perché la situazione è drammatica” afferma Giuseppe Taramelli, ideatore del progetto. Motore di Aedificante, è proprio la necessità di mettere in risalto tale criticità, reale e contemporanea, che se non risolta potrebbe portare all’estinzione di un settore strategico per l’economia del nostro Paese. Quello dell’artigiano edile in generale è un mestiere fatto di gesti unici e irripetibili, frutto dell’esperienza e del sapere di un capitale umano dal valore inestimabile e insostituibile dalle macchine. Così attraverso una serie di scatti fotografici d’autore, questa prima tappa milanese di Aedificante svela un aspetto inedito del “Saper Costruire”, anima della “città che sale” secondo il celebre motto futurista. Le immagini sono state realizzate dall’architetto e fotografo Giacomo Albo, tra il 2016 e il 2022. L’autore ha scelto il bianco e nero per evidenziare l’essenza della testimonianza, documentare il rapporto tra gli elementi compositivi dello spazio in costruzione quale palinsesto dinamico dell’opera umana, così da restituire intatti l’agire e la voce. A colori invece sono le immagini contenute nell’ultima sezione fotografica, integrazione della mostra e del catalogo, fotografie che raccontano il lavoro, le giornate, i gesti dell’uomo impegnato sul cantiere, come in un reportage giornalistico.

Aedificante è un racconto emozionale che risalta il processo di trasformazione dinamico del paesaggio urbano o rurale generato dalle opere edili, portando a immaginare così le naturali future interazioni tra il costruito e chi ci abiterà o chi ci vivrà per lavorare o per studiare. I titoli scelti per le otto sezioni fotografiche in bianco e nero, fungono da continuum dell’idea creativa dell’autore Giacomo Albo, il quale si sofferma in modo quasi malinconico a scrutare lo scheletro degli edifici, il loro lento modificarsi fino al completamento, cogliendo così gli attimi della loro metamorfosi costruttiva. Attimi che condensa in dettagli che rappresentano la texture quotidiana di chi lavora nei e per i cantieri edili. A completare l’apparato espositivo c’è un breve video-racconto con installazioni simboliche di manufatti tipici del cantiere, che creano un portale d’ingresso per il percorso didattico PlayArt con laboratori e schede dedicate agli studenti delle scuole primarie e secondarie, che sono i principali attori di una futura opera di formazione specializzata. L’augurio che è stato espresso durante la conferenza di presentazione, avvenuta presso la Fondazione Stelline di Milano, è che questo progetto culturale, per la propria essenza comunicativa, possa essere preso ad esempio e riprodotto in futuro anche da altre aziende italiane. E che, con il nome di Aedificante, dal suo format nascano borse di studio, documentari, laboratori, esperienze didattiche in aziende e altro ancora per compiere il processo di trasformazione culturale necessario.

 

 

TEXT BY ANGELO DADDA

 

Aedificante è una iniziativa promossa e sostenuta da Taramelli Srl, che grazie anche al supporto di alcuni sponsor e ai patrocinii di Regione Lombardia, Comune di Milano e Ance è stata tradotta in una mostra fotografica esposta e aperta al pubblico fino al 26 febbraio 2023 presso la Fondazione Stelline di Milano. La mostra verrà poi successivamente riproposta in altri importanti spazi culturali nel nord Italia.

 

AEDIFICANTE. Cantiere. Cultura. Persone. Futuro.