Dal 1991, data che ha segnato la caduta del regime comunista, Tirana ha vissuto un’improvvisa espansione urbana, in molti casi non pianificata. Negli ultimi 15 anni, in particolare, Tirana e l’intero paese stanno sperimentando un periodo di grande rinnovo urbano e apertura internazionale, coinvolgendo architetti di fama mondiale. È in questo contesto che lo studio di architettura NOA ha ricevuto l’incarico di progettare un nuovo edificio in Rruga Medar Shtylla, nella parte sud-occidentale della città.
Il progetto sorge su un lotto rettangolare in un’area densamente costruita. Il nuovo edificio, a destinazione d’uso mista, sostituirà quello attualmente presente e ospiterà circa 160 appartamenti di diverse metrature, un hotel e un’ampia area commerciale.
L’idea alla base del concept architettonico è stata di rappresentare il passaggio dalla vita in case rurali a quella in appartamenti urbani, un cambiamento che simboleggia la rapida crescita della città. Il nuovo progetto si sviluppa così verticalmente diventando un emblematico villaggio metropolitano.
“Passeggiando per Tirana, ho percepito una città dal passato ricco ma turbolento, visibile in frammenti architettonici molto diversi fra loro. Mi è sembrata una specie di puzzle, in cui nuovo e vecchio mondo coesistono in un affascinante gioco di contrasti” afferma Lukas Rungger, architetto e NOA founder. “Nel nostro progetto abbiamo voluto raccontare l’incontro/scontro tra ruralità e urbanità, attingendo a elementi di entrambi. Abbiamo disegnato un nucleo estremamente razionale e ottimizzato, capace di ospitare diverse tipologie di spazi, mentre la facciata è votata al dinamismo estremo, un caos apparente dove però ogni pezzo è al suo posto” continua l’architetto.
Nasce così Puzzle Tirana, una torre in cui i quattro fronti sono caratterizzati da una composizione vivace e diversificata di moduli a forma di casa con tetto a capanna aggettanti. Realizzati in colorazioni diverse, questi moduli si differenziano anche per forma, orientamento del tetto, numero e dimensione delle aperture.
Questo villaggio verticale non è un puro elemento formale: ogni modulo rappresenta uno spazio extra per appartamenti e aree commerciali. È uno spazio ibrido, tra interno ed esterno, che può ospitare infinite funzioni diverse: giardini pensili, logge, cinema all’aperto, vasche, saune, aree barbecue.
“Gli elementi di facciata si estendono fino all’interno dell’edificio” aggiunge Andrea Dal Negro, architetto che segue il progetto. “I fronti della corte interna, che si sviluppa sui primi due piani dedicati all’area commerciale, sono anch’essi delle case rovesciate che delimitano gli spazi di circolazione. […] Tra l’8° e l’11° piano, un grande vuoto, sagomato come una casa anch’essa ruotata, attraversa la facciata da lato a lato, aggiungendo un elemento inaspettato al progetto, un vuoto volumetrico, quasi come fosse il pezzo mancante del puzzle” conclude Andrea Dal Negro.
Le facciate sono ulteriormente arricchite dall’innesto di piante e arbusti locali. Nei primi due piani questo giardino pensile si completa con opere scultoree, dando vita a un vero e proprio percorso artistico.
La distribuzione funzionale si sviluppa verticalmente: i parcheggi sono sotterranei, i primi due piani ospitano l’area commerciale, dal 2° al 6° piano vi è una combinazione di hotel e appartamenti, mentre dal 7° al 16° si trovano solo appartamenti. La torre si chiude con tre piani dedicati alle cinque penthouse, ciascuna ospitata in un volume singolo, immerso in un giardino lussureggiante a 58 metri di altezza sopra i tetti di Tirana.
Il progetto ha ottenuto l’approvazione preliminare del design ed entra ora in fase di progettazione esecutiva.
Per maggiori informazioni visitate il sito www.noa.network.