Nel cuore di Roma, all’interno del complesso museale del VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia – prende vita “Guglielmo Marconi. Vedere l’invisibile”, un percorso espositivo che restituisce attraverso la narrazione museale, la straordinaria eredità del padre della comunicazione senza fili.
A firmare il progetto è Dario Curatolo, architetto, designer e grafico, il cui lavoro è da sempre orientato alla costruzione di identità – per luoghi, aziende e oggetti. La mostra si articola per sezioni tematiche, ognuna delle quali approfondisce un aspetto specifico della vita e dell’opera di Marconi.
Il concept dell’allestimento ruota attorno a due immagini guida: la cornice, intesa come dispositivo che raccoglie e orienta lo sguardo, e l’isola, che insieme ad altre forma un arcipelago simbolico. Un modo per rappresentare le molteplici sfaccettature della figura di Marconi, diverse ma tutte riconducibili a un unico sistema coerente.
Le due sale della Sala Zanardelli del Vittoriano, disposte su due livelli, ospitano documenti originali, oggetti e apparecchi d’epoca. Il layout sfrutta i setti incastonati nelle nicchie storiche e una serie di teche posizionate sia a ridosso dei setti che lungo il corridoio centrale. Un sistema di dispositivi multimediali arricchisce il percorso con un coinvolgimento sinestetico.
Al primo piano, il racconto si concentra sulla giovinezza di Marconi, i suoi esperimenti pionieristici, l’esperienza inglese e la nascita del broadcasting. Al piano inferiore, invece, si indaga la sua figura pubblica, il ruolo diplomatico e scientifico internazionale, culminando nel conferimento del Premio Nobel per la Fisica nel 1909.
Il percorso prosegue nella Sala Regia di Palazzo Venezia, dove l’allestimento si trasforma in un arcipelago espositivo. Tre grandi “isole” delimitano le sezioni dedicate alla vita privata e sociale dell’inventore, al suo profondo legame con il mare e infine alla sua eredità culturale.
A chiusura del percorso, un tunnel visivo-sonoro accoglie una moltitudine di radio d’epoca, accompagnate dalla registrazione della notizia della morte di Marconi, seguita da un lungo silenzio, come quello che le radio del mondo intero osservarono in segno di lutto.
Un’intera stanza specchiata, insieme a un videowall, completa l’esperienza offrendo una suggestiva interpretazione immersiva della vita e della visione di un uomo che ha saputo, letteralmente, vedere l’invisibile.
Per maggiori info: www.studiodca.net
CREDITI
Progetto: allstimento mostra “Guglielmo Marconi. Vedere l’invisibile”.
Architetto: Dario Curatolo architetto
Luogo: Roma, Italy
Anno: 2025