Il Ministero della Cultura, attraverso il Soprintendente all’archeologia, alle belle Arti e Paesaggio per l’area Metropolitana di Napoli Mariano Nuzzo ha chiesto a Cherubino Gambardella di realizzare, nello storico e bellissimo Palazzo reale di Napoli, uno spazio che si riferisse in chiave contemporanea all’architettura napoletana.
L’architetto e docente napoletano ha raccolto la sfida, creando uno spazio singolare, trasformato per l’occasione in un vero e proprio salotto napoletano affacciato sull’incantevole panorama del Golfo.
Si tratta di una vera e propria camera senza soffitto che si incunea, tramite uno stretto e luminescente corridoio dorato, nella loggia storica conducendo lo sguardo del visitatore verso il panorama e permettendogli di sedersi in un rudimentale salottino composto da due sedie e un tavolo.
De Filippo, Viviani, il sommesso parlare di Joseph Beuys sembrano convocati in questa scena metafisica e senza tempo, dove la carta da parati, il blu cobalto, il balcone con i panni stesi, i quadri commerciali da mercato delle pulci riuniti assieme, non hanno paura dei luoghi comuni, né della scenografia.
Questo lavoro è uno degli esiti più significativi, dal punto di vista concreto e architettonico, di un lungo processo di sperimentazione nato dai collage di Cherubino Gambardella.
L’autore negli ultimi venti anni ha messo a punto una lunga serie di serie di opere su carta, realizzate con tecniche miste, accogliendo panorami immaginari dove manuale e virtuale generano una moltitudine di città fantastiche, nelle quali l’architettura è un cosmico e accumulatore di segni.
Mariano Nuzzo ha voluto che una sintesi di questa collezione, contenuta in 44 opere significative di vari momenti di ricerca architettonica e artistica, fossero ospitate nei nuovi spazi della Soprintendenza di Napoli, al fine di inaugurare un nuovo corso espositivo del Palazzo Reale.
Così tra architettura e disegno si chiude il cerchio di una nuova utopia architettonica. Esposta su eleganti cavalletti in legno – anch’essi disegnati da Gambardella – che ha curato l’allestimento delle sale assieme a Luigi Arcopinto.
L’esposizione sarà visitabile gratuitamente dalla fine di febbraio a maggio.
Il catalogo con Testi di Nuzzo, Molinari e Gambardella racconta l’intero percorso dai disegni alla stanza con grafici foto che restituiscono il coraggio e la potenza di un’altra Napoli contenuta in uno dei più bei recessi della sua storia.