Il Masterplan di MIND pensato da Mario Cucinella

Mind sarà una città contemporanea che nasce sullo strato di una città effimera come Expo le cui tracce sono di fatto una parte di questo nuovo ambito urbano. Una città che si posa su di un “pentagramma”, con un nuovo ritmo di linee leggere e linee più spesse che rappresentano gli assi della sua struttura.
Il progetto per il masterplan di Mind – Milano Innovation District di MCA – Mario Cucinella Architects (Gruppo di lavoro MCA, Land, Systematica, ARUP), parte dalle peculiarità del sito: un’area fortemente infrastrutturale connessa con tutta Italia e con tutta Europa. Il progetto è fondato su quattro cardini principali collegati uno all’altro: lo spazio per lavorare e generare innovazione, lo spazio dell’abitare, lo spazio della cura e lo spazio per muoversi. Tutti sono uniti dal common ground come unico elemento di grande connessione a livello dei pedoni e della mobilità, soprattutto lenta.

A livello di impianto, il masterplan eredita le assialità principali di Expo2015, in particolare il decumano e la propria connessione a ovest con la città di Rho e a est, in corrispondenza dell’incrocio con il Cardo, con Cascina Merlata e con la città di Milano. Attorno al decumano si sviluppa la densità del costruito, la cui rigidità è costantemente interrotta dall’elemento randomico, rappresentato dall’insieme delle infrastrutture verdi e delle infrastrutture blu.

A livello programmatico il sistema delle grandi ancore pubbliche, tra le quali ricordiamo l’ospedale Galeazzi, il Tecnopolo, la nuova Università di Milano e Fondazione Triulza, è circondato da un mix funzionale con prevalenza di spazi per uffici e light-industry, così da poter ospitare la Federated Innovation. A questi si aggiunge una componente significativa di residenziale Built-to-Rent, di spazi per studentati e di spazi per residenze per anziani.
Il massing degli spazi di lavoro e light-industry è compatto e flessibile, mentre quello dedicato agli spazi dell’abitare è alto e slanciato. Entrambi sono connessi da quello che viene definito common ground verticale, ovvero uno stacco in altezza che unisce i tetti e le terrazze degli spazi del lavoro con gli spazi comuni dedicati all’abitare.
Il distretto è interamente car-free, quindi il common ground tiene tutto quanto insieme come un grande unicum progettuale. Un nuovo paradigma di spazio urbano che dà precedenza a pedoni, biciclette e mobilità lenta e che cerca costantemente di rompere il confine tra spazi interni e spazi esterni.

Non solo la città dei 15 minuti ma la città dei primi 10 metri in altezza che costituisce il vero cuore di Mind. Hall, laboratori, ristoranti, bar, meeting room, piazze, trasparenze, luoghi di incontro informali, alberi, parchi, spazi dello sport, edifici per la ricerca e l’innovazione che trovano qui l’idea della città contemporanea: un ecosistema urbano.
Mind sarà città pedonale, attraversata da parchi e giardini, con una cintura blu di acqua che unisce e non divide la città vicina. Mind non è un’isola nella città ma è l’inizio di una nuova città, una nuova opportunità per la città moderna.
Per maggiori informazioni visitate il sito www.mcarchitects.it.