Ferruccio Laviani è architetto, designer e curatore con grandissima esperienza nel product design, oltre che nell’interior design, nell’art direction e nella grafica. Cremonese di nascita e trasferitosi poi a Milano, si laurea nel 1986 al Politecnico di Milano, dopo aver seguito i corsi di Achille Castiglioni e Marco Zanuso. Inizia subito a lavorare presso lo Studio De Lucchi di cui diventa socio nel 1986 e che lascia nel 1991 per aprire un proprio studio a Milano.
Ma quali sono le ultime novità viste durante la Milano Design Week appena conclusa?
Ecco una breve overview di tutte le collezioni e gli allestimenti curati da Ferruccio Laviani.
PRODUCTS
Mara
Libreria ELLE
Ferruccio Laviani disegna per Mara la libreria ELLE, che si caratterizza per una struttura metallica composta da tre elementi verticali autoportanti ed accostabili linearmente. Il prodotto prende il nome dalla forma a “L” dei suoi ripiani, grazie ai quali la libreria può assumere infinite possibilità di personalizzazione: i ripiani possono essere infatti disposti in modo regolare oppure ruotati ‘sottosopra’ per creare spazi a doppia altezza, adattandosi così alle diverse esigenze. ELLE è progettata per essere un sistema in costante crescita e variazione: può arricchirsi nel tempo con l’aggiunta di nuovi elementi e cambiare nella sua disposizione a piacere e secondo le esigenze. In questo modo da libreria, ELLE diventa vero e proprio elemento d’arredo che si adatta a diversi ambienti (dall’ufficio alla zona living o pranzo) e svariati utilizzi (contenitore, scaffalatura o divisorio). Disponibile in diversi colori, dalla versione monocromatica oppure con combinazioni personalizzate, ELLE si adatta facilmente a qualsiasi stile d’arredo. La trasversalità è il tratto distintivo di questo progetto che si inserisce perfettamente nella filosofia dei prodotti presenti nel catalogo MARA, pensati per offrire soluzioni versatili e adatte a molteplici usi.
Kartell
Lampada Luce
Luce è una lampada da pavimento che nasce da un segno o, meglio, da quel gesto che da piccoli si faceva stirando con le dita la parte superiore di un pezzo di plastilina. Luce viene declinata in due differenti versioni per adattarsi a diversi gusti e ambienti (dalla casa all’ufficio): la prima proposta prevede un diffusore sferico, ideale per chi cerca un’atmosfera intima e tranquilla, senza però rinunciare ad un tocco decorativo. La seconda, con diffusore dal design più tecnico e contemporaneo, è perfetta per chi predilige uno stile più moderno e minimale. Il nome ‘Luce’ evoca l’essenzialità del suo design, semplice e al tempo stesso arcaico, che rispecchia la natura senza tempo di questa lampada.
Lampada Teresa
Teresa è un ricordo che si fa oggetto, come racconta Ferruccio Laviani: “La fotografia di un’anemone di mare, raffigurata in uno dei tanti libri a casa dei miei, mi è rimasta così impressa per forma e colore (o forse solo perché l’immagine era così satura da divenire quasi ipnotica) che spesso mi torna alla mente e diventa in qualche modo l’inizio di un progetto”.
Questa lampada da tavolo presenta un aspetto semplice nella sua linearità definito da un cilindro di base sormontato da un riflettore toroidale, dove tagli di luce ne scandiscono la circonferenza, diventando completamente neutrale nel modello totalmente opalino oppure, oppure molto vivace nelle versioni colorate.
Lampada Bellissima
La lampada Bellissima nata dalla collaborazione tra il designer e l’azienda in occasione del Salone del Mobile 2024 si rinnova, trasformando il suo diffusore in una lampada a pavimento regolabile in altezza, che la rende versatile e capace di accostarsi ad ogni angolo della casa. Questa novità ha la capacità di conservare la semplicità e la funzionalità della lampada originale, aggiungendo però un carattere unico di grande versatilità grazie anche alla vasta gamma di finiture del paralume.
llulian
Symi Carpet
Symi rappresenta un gesto pittorico che trasforma il segno da manuale a digitale, sostituendo la tela all’iPad, per divenire, a sua volta, superficie tattile fatta di trame e ordito.
Tatam carpet
Tatam si ispira alla semplicità propria del tappeto berbero rivisitato nella contemporaneità del decoro. Il tratto, dal segno infantile, ne descrive la forma ed il disegno, definendone e delimitandone la superficie quasi in modo onirico.
EXHIBITION PROJECTS
KARTELL \ Stand Design “Urban Horizons Crafting Spaces for Living”
Ferruccio Laviani ha progettato per Kartell lo stand al Salone del Mobile 2024 appena concluso. Il progetto mette in scena l’insieme di monumenti ed edifici iconici della metropoli lombarda, reso da un susseguirsi di grandi superfici grafiche che nel loro insieme danno vita ad un nuovo skyline cittadino dal tratto futurista. Lo stand, quindi, crea un’originale miscela di design moderno e riferimenti storici che offrono un’esperienza unica al visitatore, dove la grafica esalta, oltre ai prodotti, il concetto di colore, da sempre uno degli elementi distintivi del catalogo Kartell.
MARA \ Stand_Transcendence: the Fusion of Living and Working Spaces
Ferruccio Laviani nell’ideazione dello Stand di Mara al Salone del Mobile racconta: “Per interpretare la filosofia di Mara ho pensato a quale fosse il contesto migliore per esporre le varie collezioni, già presenti a catalogo o di nuova realizzazione, sottolineandone la trascendentalità che rende ciascun progetto versatile e trasversale”. Il risultato è uno spazio espositivo che trae ispirazione dall’architettura contemporanea dove gli elementi che lo compongono, in particolare i divisori interni, utilizzano materiali come il legno ed il cartone pressato che, oltre ad essere naturali ed ecosostenibili, diventano il linguaggio cromatico attraverso i loro toni neutri e caldi. Un ‘interno/esterno’ creato dalla struttura stessa, che ne descrive il volume senza renderlo un solido chiuso, caratterizzandone, invece, la facciata ed alleggerendone l’impatto visivo. Lo stand è ben delineato ma risulta al contempo uno spazio aperto secondo una scelta costruttiva che lascia libero il visitatore di seguire il percorso interno lungo il quale sono presentati i vari progetti, senza mai però avere la sensazione di sentirsi ‘rinchiuso ‘ all’interno dello spazio.
Foscarini \ Installation Spazio Foscarini Monforte
Lo Spazio Foscarini in Corso Monforte a Milano, in occasione della Milano Design Week, viene ripensato in quattro “episodi” distinti secondo l’allestimento di Ferruccio Laviani. Il primo coinvolge il piano strada e si estende poi al piano inferiore rappresentando la ricerca HABITUS, in collaborazione con l’artista e designer Andrea Anastasio, dove si esplorano diverse direzioni nel mondo della luce creando uno spazio incontaminato, una white cube, dove unici protagonisti sono i progetti in mostra ed i video realizzati per raccontare i passaggi progettuali e produttivi delle opere. Segue poi, sempre al piano inferiore, una video installazione di Francesco Meneghini che, con le immagini, racconta l’evoluzione tecnologica della lampade Spokes di Garcia/Cumini introducendo la versione con doppia accensione. Infine, trova spazio una rassegna delle ultime lampade entrate nel catalogo Foscarini accanto alla parete dedicata al nuovo volume che celebra i quarant’anni dal titolo ‘Per qualcuno può essere semplicemente fare luce: Foscarini 1983/2023’.