Da sabato 23 novembre a domenica 1° dicembre il centro di Milano sarà costellato di eventi dedicati all’arte, in particolare al disegno. Avrà infatti luogo la quarta edizione della Milano Drawing Week, realizzata dalla Collezione Ramo, che presenterà una mostra diffusa in 13 tappe di disegno moderno e contemporaneo.
Abbiamo incontrato la curatrice Irina Zucca Alessandrelli per scoprirne di più.
Come nasce la Milano Drawing Week?
La Milano Drawing Week, ora alla quarta edizione, è nata con l’idea dare importanza al disegno, inteso come qualsiasi tecnica su carta, come da definizione museale.
La formula prevede che la Collezione Ramo, di disegno italiano del XX secolo – di cui sono la curatrice da undici anni – si apra alla città, mettendo a disposizione di istituzioni culturali e gallerie una selezione delle sue settecento opere su carta. Gli artisti contemporanei, attivi nell’ambito del disegno, sono da me selezionati e invitati a scegliere un lavoro dalla Collezione Ramo, da porre in dialogo con la propria ricerca all’interno di uno degli spazi coinvolti. L’obiettivo è quello di far dialogare il grande patrimonio storico artistico del secolo scorso con le ricerche attuali, offrendo al pubblico anche l’occasione per approfondire un mezzo poco visibile, capace di parlare con immediatezza e autenticità come nessun altro mezzo espressivo.
Ci racconti in breve la storia della Collezione Ramo?
La Collezione Ramo che ho contribuito a creare, occupandomi delle acquisizioni, ha undici anni di vita. Nel costruirla abbiamo selezionato i migliori disegnatori tra i movimenti artistici italiani del secolo scorso e i grandi talenti fuori dal coro. L’intento è di documentare con lavori su carta, non solo disegni, quindi, ma works on paper (acquerelli, collages, gouaches, pastelli), la ricchezza di questa pratica artistica dal ‘900 al contemporaneo. Lo scopo della collezione è presentare la grande importanza dell’arte italiana per creare una cultura del disegno, dal valore autonomo, al pari di pittura e scultura.
La Collezione Ramo ha fatto la sua prima apparizione al pubblico nel novembre 2018 presso il Museo del Novecento di Milano con la mostra “Chi ha paura del disegno?” che, nell’aprile 2019, ha viaggiato fino alla Estorick Collection di Londra.
La grande mostra “Silent Revolutions. Italian Drawings of the 20th Century” al Menil Drawing Institute di Houston in Texas ha segnato la prima presentazione di una collezione privata di disegno italiano in un museo americano.
La Collezione Ramo è pubblicata nel mio libro “Disegno italiano del XX secolo” (Silvana ed. Milano, 2018).
Quali sono le importanti novità della quarta edizione della Milano Drawing Week?
Abbiamo rinnovato la collaborazione con il Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco e abbiamo coinvolto per la prima volta la Cittadella degli Archivi del Comune di Milano e Casa degli Artisti. La Cittadella degli Archivi ospiterà la collettiva Attitudine politica. Artisti dell’America Latina dall’Archivio di Paulo Bruscky esposta in Italia per la prima volta e curata da Jacopo Crivelli Visconti nel 2023 presso lo IAC di San Paolo. La mostra presenta opere sfuggite alla censura delle dittature dell’America Latina e raccolte nell’archivio di arte postale dell’artista brasiliano. Mentre la Casa degli Artisti accoglie la mostra Carta Rampante e Attrezzo Disegnante di Manuel Scano Larrazàbal: una grande installazione che comprende un gigantesco disegno rotante e una macchina che disegna in tempo reale con pennarelli sospesi, prodotta e curata da Collezione Ramo.
Un’altra novità di questa edizione è la mostra da me curata presso lo spazio Settantaventidue, il nuovo hub sui Navigli dedicato alla sound art, all’editoria d’arte e all’architettura. Presenterò il lavoro del giovane artista, non ancora rappresentato da una galleria, Marco Paleari, in dialogo con l’opera del maestro dell’arte nucleare Enrico Baj da lui scelto.
L’ultima novità, ma non per importanza, è il programma di workshop per adulti e bambini che si terranno presso Casa degli Artisti con Manuel Scano Larrazàbal, Casa Platform con Martina Zena e presso lo showroom di Ceramica Sant’Agostino con Monika Dattner.
Quali sono gli appuntamenti imperdibili?
Le tredici mostre in giro per la città sono tutte interessanti e molto godibili e permettono di conoscere nuovi luoghi per l’arte della città dove magari non si è abituati a entrare.
Qualche anticipazione riguardo i progetti futuri?
Rimanete connessi su Collezione Ramo e Milano Drawing Week, stiamo già facendo il programma per l’anno prossimo.
DIDASCALIE
Cover: Logo Milano Drawing Week
Foto 1: Piero Manzoni, Senza titolo (Impronta), 1960, inchiostro su carta applicata su cartoncino, 27.6 x 24.9 cm. Courtesy Collezione Ramo, Milano
Foto 2: Monia Ben Hamouda, Rage moving through generations (97), 2024, carboncino, pastelli e pastelli a olio su carta avorio, 29.7 x 21 cm. Courtesy dell’artista e ChertLüdde, Berlino. Foto di Giulio Boem
Foto 3: Sergio Breviario, Bastone dei due mondi, 2024, grafite, collage di stampe digitali, tempera all’uovo su carta micacea, 102 x 73 cm
Foto 4: Marco Paleari, Battaglia di Eraclio e Cosroè, 2024, grafite su carta, 70 x 100 cm
Foto 5: Enrico Baj, Senza titolo, studio per La nascita degli dei, 1986, matita grafite e penna su carta, 33.4 x 32.9 cm. Courtesy Collezione Ramo, Milano
Foto 6: Giulia Dall’Olio, g 19][432 d, 2024, carboncino su carta, 65×50 cm
Foto 7: Alexandra Barth, Notabilia III (var. 5/6), 2018, smalto su carta, 29,7 x 21 cm
Foto 8: Corydon Cowansage, Blue, Red, Pink, 2024, acrilico su carta, 24 x 24 cm, Courtesy l’artista e kaufmann repetto Milano/New York, Foto di Olivia Divecchia
Foto 9: Tom Friedman, 3 Stooges, 2024, fogli di carta A4 e spilli, 66,68 x 31,75 x 5,08 cm. Courtesy l’artista e Vistamare Milano/Pescara