VISIONNAIRE IS FULL HOME DESIGN.
VISIONNAIRE IS BESPOKE LUXURY.
VISIONNAIRE IS LIFESTYLE.
VISIONNAIRE IS WELLBEING.
Questa è la filosofia che anima il brand fondato dalla casa madre IPE, che si pone oggi come manifesto metaluxury nel settore dell’interior design Made in Italy, all’interno del quale è riconosciuto per la propria capacità progettuale one-of-a-kind. Dal 2004 Visionnaire ha dato vita ad uno stile distintivo, caratterizzato da una vivace sperimentazione sui materiali, volumi dall’equilibrio inaspettato e motivi inconfondibili che celebrano le origini tutte italiane della maison. Grazie alla collaborazione di un team di designer eclettici e visionari, italiani e stranieri, si pone come partner ideale per proposte di bespoke in contesti residenziali e contract, nell’hotellerie di lusso così come nel settore yachting ed aviazione.
ELEONORE CAVALLI, DIRETTORE ARTISTICO, HA RACCONTATO A PLATFORM L’EVOLUZIONE DI VISIONNAIRE.
‘Visionnaire è Wellbeing’ recita la vostra mission. Visionnaire legge il concetto di Benessere sotto tanti aspetti, siete diventati recentemente anche Società Benefit. Qual è il vostro approccio a questa tematica?
Eleonore Cavalli: Da dicembre 2021 Visionnaire è diventata Società Benefit, ma è dalla fondazione nel 1959 di IPE che perseguiamo un modello di business etico. IPE, e quindi Visionnaire, mirano nell’esercizio della propria attività economica, ad uno o più effetti positivi – o ridurre gli effetti negativi – nei confronti di persone, community ed ambiente. Community che non intendiamo solo come i nostri laboratori ma che estendiamo a tutto il territorio nazionale alimentando un volano per il sistema design dell’alto artigianato italiano.
Il lusso, quindi, può e deve andare di pari passo a un approccio etico e di sostenibilità? Come riuscite a combinare la ricercatezza e l’esclusività dei vostri prodotti con un ciclo produttivo green?
E.C. Il lusso dei contenuti e dei valori che Visionnaire persegue e propone trova applicazione proprio all’interno del nostro approccio etico alla produzione che si basa sull’uso responsabile dei materiali, sulla ricerca tecnologica che l’azienda porta avanti con impegno e sugli investimenti di efficientamento della catena produttiva. Nel 2019 Visionnaire ha ottenuto le certificazioni FSC® Forest Stewardship council® C147146 e PEFCTM Programme for Endorsement of Forest Certification, impegnandosi ad orientare i propri clienti verso una gestione responsabile del patrimonio forestale e la volontà di garantire che i legni utilizzati provengano da tagli legali e da filiere certificate. Quest’anno il 57% dello stand Visionnaire al Salone del Mobile era riciclato. Abbiamo un regeneration book con selezione di materiali riciclati e riciclabili che continua a rinnovarsi. Dal 2019, inoltre, azzeriamo la carbon footprint di tutti gli impatti degli eventi fieristici SDM e degli showroom oltre che progetti specifici, come NFT, finanziando progetti di riqualificazione e rimboscamento con Reteclima. Ci siamo impegnati per calcolare la Carbon footprint generale di tutta la catena artigianale e produttiva, calcolo che ci ha visti impegnati per due anni, ma al termine del quale possiamo attestare che l’azienda sta lavorando in modo tale che nei prossimi anni il nostro impatto verrà completamente neutralizzato. Visionnaire è inoltre certificata ISO 9001 dal 2011, a garanzia del rispetto degli standard qualitativi di gestione, in un più ampio progetto di sviluppo e valorizzazione del saper fare italiano, che si basa sulla scelta di realizzare le produzioni interamente in Italia, da sessanta anni. Benessere e sostenibilità si traducono anche nella scelta di tessuti e pelli innovative performanti, che attraverso logiche di riciclo e processo produttivo a basso impatto, rappresentano un nuovo traguardo tecnologico e sostenibile. Tutto questo si traduce in Re-Generation, un book interamente dedicato a quei tessuti e pelli che rispettano criteri di basso impatto ambientale. In questa speciale selezione di materiali, ogni singolo tessuto è corredato di una scheda tecnica contenente dettagli su composizione, filatura, tessitura, sistemi di coltivazione e tracciabilità che ci permette di conoscere il ciclo di vita del prodotto. Quest’anno sono stati inseriti alcuni nuovi tessuti, come Paddington, una pelliccia ecologica ottenuta da pet riciclato e a sua volta riciclabile.
Visionnaire è molto di più che un’azienda nel settore dell’interior design Made in Italy, perché, come abbiamo visto, propone visioni e progetti integrali. Avete da poco lanciato uno di questi progetti, ovvero la nuova divisione real estate con il progetto VOLARE DUBAI. Di che cosa si tratta?
E.C. “Volare” è non solo una collezione, ma, come anticipavi, un progetto integrale di architettura ed interior design. Abbiamo deciso di inaugurare la nuova stagione 2023 di Visionnaire proprio con questo progetto unico presentato durante la conferenza stampa della 61°Edizione del Salone Internazionale del Mobile di Milano. Il nome si rifa a quello del Developer con cui stiamo lavorando, ma è anche il titolo della nuova collezione, un naming che abbiamo voluto mutuare dalla canzone di Modugno perché per noi “Volare” significa appunto dare spazio alla fantasia, volare alto con uno sguardo prospettico, nutrirsi di visioni ed essere visionari. Volare è un progetto ambizioso, mai presentato per la sua portata da nessuno nella nostra industry. Il concept che abbiamo presentato in collezione è lo stesso applicato al progetto Volare di Dubai, una villa di 2000 mq che Visionnaire, insieme al designer Alessandro La Spada, ha progettato sulla spiaggia all’interno del Bulgari Compound di Dubai e che verrà consegnata nell’autunno del 2024. Volare incarna uno dei valori che più ci sta a cuore: lo yugen, che nel pensiero giapponese esprime un senso profondo e misterioso della bellezza dell’universo, in cui si possa trovare il proprio posto e sentirsi completamente parte dello spazio in cui si vive, tanto da riconoscersi in esso. Lo yugen ci ricorda che possiamo vivere in armonia con la bellezza di ciò che ci circonda, lo spazio della nostra casa. Una casa che per Visionnaire continua ad assumere il significato di luogo di felicità, teatro della bellezza quotidiana e santuario dei nostri intimi rituali.