Una biblioteca nel museo: polifunzionalità al MA.GA di Gallarate

Il progetto realizzato dallo Studio Roberto Mascazzini Architetto (Buscate, MI) e dallo Studio Davide Tortorelli Architetto (Busto Arsizio, VA) ha trasformato il Museo MA.GA di Gallarate in un centro culturale polifunzionale, integrando una sezione della biblioteca cittadina al suo interno. Questo intervento, mirato a unire la funzione espositiva con quella educativa e culturale, segna un’importante evoluzione per il museo, già tra i principali centri di arte contemporanea in Italia.  

Inaugurato dodici anni fa, il MA.GA si distingue per la sua architettura complessa e articolata. L’edificio si compone di due parti: la prima recupera un ex stabilimento industriale, con spazi a doppia altezza caratterizzati da una morfologia semplice e volumi generosi; la seconda è un ampliamento che presenta un triplo volume dominato da una parete in mattoni a forma di esedra, un elemento iconico che definisce l’ingresso e gli spazi di accoglienza al piano terra.  Il progetto ha quindi operato su una struttura che già ospitava significativi flussi di visitatori e che necessitava di una reinterpretazione spaziale per accogliere le nuove funzioni richieste. L’integrazione della biblioteca non solo amplia l’offerta culturale del MA.GA, ma lo trasforma in un vero e proprio hub comunitario.  

L’intervento si è concentrato sulla riorganizzazione dell’area dell’accoglienza, dove sono stati demoliti alcuni setti murari per adattare gli spazi alla nuova configurazione funzionale. Qui, grazie a un’attenta progettazione di arredi e soluzioni mobili, sono stati collocati il front desk della biblioteca e la mediateca. Gli arredi, progettati per essere flessibili e dinamici, includono sedute e contenitori movibili che rendono lo spazio versatile e capace di accogliere diverse attività culturali ed educative.  Nella stessa area, il programma funzionale prevedeva la collocazione di 40.000 volumi a scaffale aperto, un pozzo librario condiviso con il museo, spazi per la lettura e lo studio con diversi livelli di privacy, oltre a zone per consultazioni informali. L’idea progettuale ha affrontato questa complessità con una soluzione innovativa, sfruttando al massimo lo spazio disponibile e garantendo la massima fruibilità per i visitatori.  

La porzione più significativa dell’intervento ha riguardato una sala di 42×11 metri con un’altezza di 6 metri, caratterizzata da una limitata luce naturale proveniente da tre grandi aperture sulla testata. Questo spazio, già destinato a esposizioni e installazioni multimediali, presentava sfide significative per il suo adattamento alle nuove funzioni.  L’idea progettuale principale è stata quella di realizzare una “casa dentro la casa”: una struttura autonoma, assemblata a secco, che incrementa le superfici orizzontali e verticali necessarie per la biblioteca. Questa struttura, completamente indipendente dall’involucro preesistente, è stata progettata per rispettare le rigorose normative di sicurezza degli spazi museali.  

L’autonomia architettonica della nuova struttura è espressa in modo evidente attraverso un linguaggio contemporaneo e funzionale. L’uso dell’acciaio, della pietra, del bambù e del legno leggero ha permesso di realizzare una costruzione elegante e sicura, in grado di rispondere alle esigenze funzionali. L’acciaio è stato il materiale centrale del progetto, utilizzato per scaffalature, scale e lamiere di protezione, contribuendo a contenere il carico d’incendio dell’allestimento. La pavimentazione al piano terra è stata realizzata in pietra, mentre il soppalco utilizza bambù, un materiale leggero e resistente che ha permesso di ridurre la sezione dei profilati metallici a soli 8 cm.  

  L’intervento al MA.GA di Gallarate rappresenta un esempio virtuoso di come l’architettura possa rispondere a esigenze complesse integrando funzioni differenti in un unico spazio. La biblioteca non è solo un’estensione del museo, ma un elemento che ne ridefinisce l’identità, trasformandolo in un luogo di incontro e scambio culturale per la comunità.  

Con un approccio progettuale basato sulla flessibilità e sull’efficienza, lo Studio Roberto Mascazzini e lo Studio Davide Tortorelli hanno saputo valorizzare il dialogo tra preesistenze architettoniche e nuove funzioni, creando un intervento che si distingue per il suo equilibrio tra rigore tecnico e sensibilità estetica.  

Crediti
Progetto: MA.GA MUSEUM
Studio: Roberto Mascazzini Architetto, Davide Tortorelli Architetto
Luogo: Gallarate, Italy
Anno: 2023