REbuild: pronti al futuro

Si è chiusa mercoledì 10 la nona edizione di REbuild, l’evento dedicato all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito tenutosi a Riva del Garda Fierecongressi.
Questi i numeri salienti di REbuild 2023, piattaforma privilegiata di confronto tra istituzioni, policy makers, professionisti, imprenditori, esperti, scienziati, attori italiani e internazionali della filiera delle costruzioni: 16 incontri, 4 workshop, 2 sessioni plenarie in apertura e chiusura della due-giorni di Riva del Garda, un parterre di 29 aziende e il contributo della Provincia Autonoma di Trento, 4 partner scientifici e 5 start up selezionate, 20 patrocini, 15 media partner e 500 partecipanti.

REbuild ha sollevato alcuni temi fondamentali non solo per il settore delle costruzioni, ma per l’intero sistema-Paese, come ha evidenziato all’apertura dei lavori il Ministro Pichetto Fratin. È stato Ezio Micelli, professore ordinario presso l’Università Iuav di Venezia e Presidente del comitato scientifico di REbuild, a tracciare il percorso di lettura dell’evento, individuando i punti fondamentali attorno ai quali si sono sviluppati gli incontri: l’innovazione in chiave sostenibile dal punto di vista ambientale, energetico, estetico, sociale e circolare; il mercato dell’immobiliare, con l’intera filiera, sempre più allineato a criteri ESG; la condivisione di conoscenze, visioni e valori da parte di tutta la comunità di riferimento; la digitalizzazione, vera rivoluzione del comparto che sta innervando tutti gli aspetti del costruire, dalla progettazione alla manifattura, dalla realizzazione alla gestione, ai servizi, amplierà il proprio raggio d’azione ai quartieri, alle città, ai territori, alle grandi infrastrutture.

A chiudere la due giorni lo straordinario contributo dell’architetto di fama internazionale, Benedetta Tagliabue (EMBT Architects) che ha illustrato come tecnologia, riuso, autorialità, circolarità e impatto ambientale possano convivere e, ancora, come bellezza e sostenibilità possano e debbano sapersi coniugare su piccola e grande scala.
Durante la sessione plenaria conclusiva, è stata Silvia Rovere, Presidente di Assoimmobiliare, a chiedere al Governo un pacchetto di strumenti finanziari “per aiutare il patrimonio immobiliare italiano che continua a perdere valore (-15% dal 2010 al 2022)”.

La partecipazione a REbuild è una scelta di impegno e “militanza” per rendere possibile il percorso di cambiamento radicale – di cultura, visioni, strumenti, materiali, ecc. – dell’edilizia.
I processi innovativi illustrati a REbuild, in tutte le loro accezioni, secondo i partecipanti devono entrare a pieno titolo nelle politiche industriali del Paese, che in tema di patrimonio immobiliare mostra, dati alla mano, grande fragilità.
Essere a REbuild significa prenotare un posto in prima fila per esplorare i futuri dell’edilizia e scegliere quale ruolo interpretare nel mercato delle costruzioni di domani. A REbuild emergono con chiarezza mappe e soluzioni per gestire il cambiamento epocale che il settore sta affrontando, attraverso storie, strumenti e protagonisti”, ha affermato Alessandra Albarelli, Direttrice di Riva del Garda Fierecongressi, che sta già guardando e pensando alla prossima edizione del 2024, la decima, dove molti dei semi e delle suggestioni emerse in questo 2023 avranno cominciato a declinare i primi risultati.

Credito fotografico: Jacopo Salvi