Pedrali, eccellenza italiana nel panorama dell’arredo contemporaneo, conferma la propria presenza alla 63esima edizione del Salone del Mobile.Milano, appuntamento di riferimento a livello globale per il mondo del design. Con una storia imprenditoriale lunga oltre sessant’anni, l’azienda giunge alla sua trentaseiesima partecipazione portando con sé il frutto di una ricerca costante e appassionata: nove nuove collezioni, tra indoor e outdoor, nate dalla sinergia con designer italiani e internazionali, capaci di interpretare l’evoluzione degli stili di vita contemporanei.
Radicata profondamente nel territorio e guidata da una visione produttiva 100% Made in Italy, Pedrali gestisce l’intera filiera all’interno delle sue due sedi: il quartier generale di Mornico al Serio, in provincia di Bergamo, e lo stabilimento di Manzano, in Friuli Venezia Giulia, che proprio nel 2025 celebra i vent’anni dalla sua apertura. Questo sito è testimone dell’impegno dell’azienda nella produzione di arredi in legno di alta qualità, espressione di un saper fare artigianale che si coniuga con tecnologie avanzate e sensibilità ambientale.
Il progetto espositivo per il Salone del Mobile 2025, firmato dallo studio milanese DWA Design Studio, si sviluppa su una superficie di circa 1000 mq e si presenta come un vero e proprio spazio architettonico. L’ispirazione nasce dal Case Study Houses Program, programma sperimentale americano del dopoguerra, il cui intento era indagare nuovi modelli abitativi all’insegna della funzionalità, dell’innovazione e della sostenibilità. Questo riferimento si traduce in uno stand che invita il visitatore a riconsiderare il modo in cui architettura e design possono evolvere per affrontare le sfide dell’abitare contemporaneo.
La struttura si articola attorno a una maglia ordinata di travi e pilastri a vista, elementi grafici netti e decisi, in contrasto con pareti in tonalità neutre ispirate al cemento. Una copertura piana, visivamente sospesa su supporti sottili, enfatizza l’orizzontalità dello spazio, creando una percezione fluida e armoniosa. Le altezze variano in alcune sezioni per suggerire ambienti più intimi e raccolti, mentre l’alternanza tra elementi opachi e pareti semi-trasparenti genera un dinamismo visivo che rafforza la continuità tra interno ed esterno. I volumi architettonici non si toccano mai realmente, ma si sfiorano, creando un gioco di profondità e leggerezza.
Un elemento centrale del progetto è l’integrazione tra natura e architettura: piante esotiche e rigogliose, accuratamente selezionate, si innestano negli spazi con precisione scultorea, valorizzando il legame tra benessere abitativo e natura. Questa attenzione si riflette anche nella scelta cromatica, con tonalità calde e terrose che accompagnano il visitatore lungo un percorso continuo e coerente, in cui ogni ambiente presenta una propria atmosfera ma mantiene un filo narrativo comune. Le pedane rialzate su cui sono esposte le collezioni e l’uso di luci e materiali ricercati contribuiscono a valorizzare ogni prodotto come parte integrante di uno storytelling spaziale.
Pedrali non rinuncia al suo impegno per la sostenibilità: ogni dettaglio dello stand è stato progettato con attenzione alla riduzione degli sprechi, alla selezione di materiali riutilizzabili e alla disassemblabilità delle strutture. Un approccio responsabile che accompagna tutta la filosofia produttiva dell’azienda, orientata a una bellezza durevole e sostenibile.
Il percorso espositivo si apre con un’ambientazione domestica che evoca un’atmosfera accogliente e rilassata. Qui si svela in anteprima la poltrona Opale, disegnata da Patrick Jouin, dalle linee morbide e organiche, con gambe in legno massello che si fondono con lo schienale e i braccioli in un disegno continuo e raffinato. Accanto a Opale, il tavolo Frank di Robin Rizzini, con finitura lucida e base in pressofusione d’alluminio, richiama forme architettoniche e conquista l’attenzione con la sua eleganza strutturale. In questo spazio prendono posto anche le nuove lampade Kawara, frutto della collaborazione con il designer giapponese Yusuke Kawai. Ispirate alle tegole tradizionali nipponiche, queste lampade modulari offrono grande versatilità e precisione nell’illuminazione, oltre a una forte valenza decorativa. Ulteriore novità di Pedrali nell’ambito dell’illuminazione è Filicudi, la nuova lampada ricaricabile pratica e funzionale disegnata da Andrea Pedrali. Pensata sia per indoor che per outdoor, la lampada presenta la colonna arricchita da leggere scanalature che conferiscono profondità e carattere visivo al prodotto. La sorgente luminosa LED è dimmerabile in tre livelli di intensità, controllati da un sensore touch. La lampada Filicudi si separa in due elementi: mentre il diffusore è in ricarica, la base diventa un elegante vaso portafiori, aumentando la versatilità del prodotto. Il sistema di ricarica magnetico consente di impilare fino a dieci diffusori e ricaricarli contemporaneamente, ottimizzando gli spazi e semplificando l’uso in ambienti professionali.
Il percorso prosegue in un’area outdoor che richiama la natura e la libertà degli spazi aperti, da sempre parte della storia di Pedrali fin dalle prime collezioni in ferro battuto degli anni ’60. Qui si trovano le sedute lounge e i divanetti Lamorisse, caratterizzati da un’armonia tra struttura leggera in alluminio e cuscini generosi, accoglienti e sfoderabili. Intorno al tavolo Anemos, disegnato da Pio & Tito Toso, si costruisce un’ambientazione raffinata ed elegante, arricchita dalle lampade portatili Filicudi, dalla duplice funzione di punto luce e vaso, e dai tappeti Twiny in corda di polipropilene intrecciata, resistenti e completamente riciclabili.
Il terzo set racconta l’inedita collezione Griante, disegnata da CMP Design, che reinterpreta con un tocco contemporaneo la tradizione dell’intreccio. Realizzata in due versioni – indoor in frassino e outdoor in iroko – Griante è la prima sedia in legno di Pedrali pensata specificamente per ambienti esterni. Le sue proporzioni generose e la geometria del sedile quadrato la rendono elegante e accogliente. L’intreccio del sedile e dello schienale, realizzato a mano in Italia, con filato riciclabile, garantisce resistenza e comfort.
In continuità tra indoor e outdoor, Griante trova posto attorno al tavolo Anemos nelle sue versioni per esterni e interni, affiancato da elementi come la madia Blume Sideboard, che arricchisce lo spazio con eleganza e funzionalità, e le poltrone Ester Lounge, con forme morbide e imbottiture generose. Le aree relax si completano con divani e sedute della collezione Jeff, ideata da Patrick Norguet, ora proposta anche in moduli compatti per rispondere alle nuove esigenze dell’abitare. Componibile e riconfigurabile, Jeff rappresenta la versatilità contemporanea e il desiderio di comfort flessibile.
Chiude il percorso la poltrona Héra lounge, sempre firmata Patrick Jouin, un esempio di sintesi tra artigianalità, ergonomia e design, e i tavolini Diego di Jorge Pensi, pensati per rispondere alle nuove richieste di adattabilità con leggerezza e discrezione.
Pedrali, con questo nuovo percorso espositivo, conferma la sua capacità di coniugare estetica e funzione, innovazione e memoria, artigianato e industria, in un progetto coerente e avvolgente che riflette la sua visione del design come forma di equilibrio tra spazio, tempo e persona.