Nuovo headquarter Ormac Zanon: le superfici Cerdisa nei pavimenti sopraelevati

Ormac Zanon, azienda leader nel Nord Italia nella vendita di macchine a movimento terra, ha incaricato Essebi Studio del progetto di ristrutturazione della propria sede aziendale in provincia di Brescia. L’esigenza all’origine dell’intervento è stata quella di rimodernare l’edificio sia dal punto di vista funzionale e quindi energetico, sia dal punto di vista impiantistico. Il progetto ha previsto, inoltre, il restyling della facciata che ha donato una nuova immagine all’Headquarters, pur senza stravolgere la struttura del fabbricato preesistente.

Al suo interno l’edificio ospita i nuovi uffici progettati per essere luminosi, accoglienti e pratici. Maggiore illuminazione naturale e miglior uso di quella artificiale, condivisione degli spazi, versatilità e fluidità delle postazioni sono state le parole chiave del progetto. Anche sotto il profilo impiantistico sono state effettuate importanti modernizzazioni per la massima efficienza e funzionalità.

La ridistribuzione degli spazi interni viene tradotta esteticamente nella scelta di prediligere l’uso di pareti divisorie in vetro che consentono l’apertura e l’ariosità degli ambienti. Gli arredi sono caratterizzati dal contrasto tra toni scuri e chiari: il colore grigio dei pavimenti mette in risalto i toni chiari delle pareti, l’impianto illuminotecnico a led, i mobili dai colori neutri con inserti in legno chiaro. Il contrasto è giocato anche sul profilo della matericità: il legno degli arredi sposa l’effetto pietra dei pavimenti, realizzati con la ceramica Stonemix di Cerdisa. La collezione si adatta perfettamente ai nuovi uffici aziendali grazie alle sue particolari variazioni cromatiche che ricreano l’autentica eterogeneità della pietra naturale. Nella colorazione Grey in formato 60×60, la linea si adatta perfettamente agli ambienti minimal della nuova sede Ormac Zanon grazie alle sue sfumature tono su tono.

La pavimentazione oltre che a ricoprire un ruolo fondamentale dal punto di vista estetico, è un elemento chiave nel progetto dal punto di vista funzionale e impiantistico. I progettisti dello studio Essebi hanno infatti deciso di realizzare un sistema di pavimento sopraelevato per facilitare la nuova distribuzione impiantistica e rendere più accessibile il sistema tecnologico, sia per le manutenzioni sia per future modifiche alle postazioni lavorative. “Come studio è da anni che utilizziamo e suggeriamo ai clienti pavimentazioni galleggianti” racconta l’Architetto Giancarlo Scalvini dello Studio Essebi. “Risale al 1987 il nostro primo intervento con pavimento sopraelevato. Questa nostra scelta è dettata dalla necessità di flessibilità e manutenzione degli impianti degli uffici, che a nostro avviso, sono un elemento pulsante ed in continua trasformazione come le attività stesse. La scelta della tipologia del pavimento è stata dettata da una necessità di aspetto tecnologico e di pulizia formale, visto il contesto architettonico in cui si inseriscono gli uffici”.

Nel sistema sopraelevato la ceramica si colloca in superficie di un pacchetto pavimento realizzato su anima in silicato, e contornato da chiusure in alluminio. La struttura portante è realizzata con una rete di piedini regolabili e traversi in acciaio, consentendo di regolare l’altezza in funzione dell’andamento del solaio preesistente e delle necessità d’uso, ottenendo allo stesso tempo caratteristiche tecniche elevate.

 

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