I colori della pietra calcarea dell’isola di Malta incontrano tutte le tonalità dell’azzurro del cielo e del blu del Mediterraneo in questo progetto di restyling condotto all’interno di un appartamento signorile a Sliema. Ad ispirare è stato lo straordinario affaccio che si apre dalla sala da pranzo sulla punta rocciosa della Exiles Bay nel cuore del Mediterraneo. Il progetto è stato curato da Sabrina Soldà di Sap Management, procurement company internazionale di servizi chiavi in mano per la progettazione e ristrutturazione di immobili, e Keith Pillow, fondatore dello studio di architettura maltese DAAA Haus.
La natura circostante ha guidato la mano dei progettisti nelle scelte dei materiali: protagonisti indiscussi sono il legno, di pavimenti e boiserie, e la pietra naturale, usata non solo a rivestimento ma anche per plasmare arredi su misura secondo tonalità capaci di ricreare un dialogo armonico tra interno ed esterno.
“La scelta di affidarsi ad Antolini® è stata del tutto naturale” racconta Sabrina Soldà di Sap Management, “poter andare in azienda a scegliere personalmente i blocchi con il cliente è stata un’esperienza unica da cui è nato un vero e proprio amore per questo marchio. Vedere queste pietre meravigliose è stato come entrare in un museo d’arte. È in quel momento che si diventa pienamente consapevoli di quanto le opere d’arte realizzate nei secoli dall’uomo siano profondamente debitrici alla natura, di cui si è sempre cercato di imitare cromie e forme”.
L’ispirazione dell’elemento naturale è quindi assolutamente centrale nel progetto e si riconosce nelle aree living e dining, poste in comunicazione visiva diretta, dove oltre al rovere, sono la sorprendente leggerezza e luminosità delle superfici in quarzo naturale della Exclusive Collection di Antolini® a catturare l’attenzione. Nella zona giorno, il rovere, utilizzato a terra come nel soffitto dall’elegante tocco Art Déco, si abbina alla parete attrezzata in cui i montanti in ottone e legno dialogano con gli elementi orizzontali in Cristallo Lumix, la cui superficie perlacea è solcata da calde venature dai colori della terra.
È invece la straordinaria traslucenza del Cristallo Traslux a dare forma al piano dell’imponente tavolo da pranzo, la cui estensione di circa 360 cm ha reso necessario la composizione di più lastre. La giunzione è diventata così occasione di prezioso dettaglio, con un listello di ottone che disegna sulla superficie due semicerchi speculari, figura che viene poi ripresa anche nella geometria delle due gambe a sostegno del tavolo. Il listello in ottone contraddistingue anche il pavimento, nella cornice del sottostante “tappeto” a mosaico ligneo, ideato come prezioso intarsio che discretamente delinea un’area funzionale senza rompere la pulizia formale di un ambiente altrimenti privo di soluzione di continuità.
Un piccolo salotto lounge separa l’area dining dalla cucina progettata per non essere un ambiente fortemente riconoscibile come area puramente funzionale. Infatti, una kitchenette a scomparsa cela alla vista la parte dedicata alla preparazione del cibo: il risultato è quello di dare ulteriore risalto alla grande isola centrale dalla forma scultorea. Per ottimizzare il design la sottostante struttura lignea è stata rivestita da listelli di Cristallo Lumix, una soluzione che appare ancora più calzante per via della resa visiva dell’accostamento dei vari elementi verticali che rimanda la mente alle scanalature delle colonne corinzie.
Il Patagonia Original “Extra”, straordinario natural quartz della Exclusive collection di Antolini®, spicca a parete nella Wine Library, racchiudendo sulla sua superficie tutte le cromie che permeano l’ambiente, delicato equilibrio di tenui tonalità e tocchi di accento dati da dettagli in ottone e nero.
Nel bagno di cortesia, dalla spiccata eleganza minimale, continua il dialogo tra il rovere della boiserie a parete e la pietra naturale, con uno dei marmi esclusivi di Antolini®, Dover White®, protagonista a pavimento e a rivestimento del blocco lavabo. Anche in questo caso si è posta grande attenzione alla scelta del blocco e, in particolare, al posizionamento delle lastre a pavimento, così da far confluire le parti più scure in quelle a rivestimento del blocco lavabo, quasi a voler ricreare una superficie senza soluzione di continuità tra i piani orizzontale e verticale.
Nel bagno padronale prevale invece la tonalità del grigio dell’Invisible Light, pietra scelta a rivestimento a mezza altezza delle pareti e del pavimento e per il top del vanity in rovere cannettato tinta noce chiaro con dettagli in ottone. Entrambe le pietre sono state qui installate con finitura Lether, così da rispettare e esaltare al massimo le venature naturali, anche a livello tattile.
Ph. credits: Diana Iskander