Lo Iuav, l’Università di Venezia a Palazzo Badoer, il 23 novembre, e il Museo M9 di Mestre, il 24, hanno ospitato una due giorni dedicata all’architettura avanzata. L’incontro ha riunito importanti istituti di ricerca e importanti studi di architettura come Zaha Hadid Architects, Foster + Partners e MAD Architects, tra gli altri, con partecipanti provenienti da 15 paesi diversi. La Conferenza SHARE X per l’Architettura Avanzata, organizzata da SHARE Architects in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Venezia e con il patrocinio della Fondazione degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Venezia e della Federazione Regionale degli Architetti PPC del Veneto, è stata uno dei momenti salienti di questo evento. L’evento è stato sostenuto dai partner principali Șișecam, Isopan, Everest e dai media partner PLATFORM e ingenio.
I temi e i protagonisti del dibattito sono stati molti e vari: ne diamo di seguito una piccola sintesi.
TAVOLE ROTONDE:
- Flora Lee, Associate Partner MAD Architects, Cina, ha presentato “Architettura nella natura. Nature within Architecture”, in cui l’idea principale era incentrata sulla “progettazione architettonica e la qualità dello spazio che promuovono il benessere emotivo, mentale e spirituale degli esseri umani attraverso la connessione con la natura”.
- Anna-Johanna Klasander, direttore di R+D WHITE Arkitekter, Svezia, ha illustrato “Clima e costruzione – insegnamenti da un edificio in legno di 20 piani”, concentrandosi su come la sostenibilità possa essere un motore per la ricerca basata sulla pratica e spingere la transizione dell’industria attraverso l’esempio del Sara Culture Centre, un progetto di alto profilo con un budget comunale limitato.
- Martha Tsigkari, Head of Applied R+D, Foster + Partners, Regno Unito, ha mostrato come la tecnologia ci abbia aiutato a sviluppare idee in edifici attraverso “The White Rabbit – How innovation, disruption and uncertainty can create new possibilities for the AEC indusrty”. La presentazione ha colto gli aspetti più importanti dello sviluppo della ricerca architettonica, come la Geometria Complessa, il Design to Construction, il Performance Driven Design, l’ottimizzazione, il Distributed Computing, l’AI e il Machine Learning, l’IoT e i Digital Twins, la Realtà Aumentata e Virtuale, l’Applicazione Interattiva e l’Interoperabilità.
- Shajay Bhooshan, responsabile di Computation and Design Research (ZHACODE), Zaha Hadid Architects, Regno Unito, si è concentrato su “Geometria ad alte prestazioni per AEC”. La tavola rotonda ha sottolineato diversi punti chiave: la necessità di un linguaggio geometrico condiviso per migliorare la collaborazione tra le discipline nel settore AEC (Architettura, Ingegneria e Costruzioni); l’impraticabilità dell’uso della costruzione in muratura con la “pietra” di cemento stampata in 3D per obiettivi di costruzione sostenibili e circolari; e il significato inaspettato delle tecnologie dei videogiochi nell’attrarre nuovi professionisti e democratizzare i progressi nella progettazione digitale e nella produzione robotica.
- L’intervento di Aleksander Guldager Kongshaug, Associate, Circular Design Specialist 3XN/GXN, Danimarca, ha illustrato progetti come Circle House, Biomason, Green Solution House e QQT Tower. Si è trattato di una panoramica su come 3XN/GXN collega la teoria alle strutture reali. È stato esplorato il processo di ricerca e sviluppo interno basato sui processi GXN, per vedere come le strategie circolari e sostenibili vengono implementate in progetti di grandi dimensioni.
NARRAZIONI FUTURE DAL PASSATO
SHARE Architects insieme al Padiglione della Romania della Biennale di Venezia ha organizzato la mostra “Future Narratives from the Past”. L’incontro si è svolto all’interno della sorprendente mostra che ha messo in luce la ricerca dedicata all’innovazione dimenticata che può generare e riscrivere una nuova agenda concettuale e creativa per il futuro pragmatico. Nel corso dell’interessante incontro, gli ospiti hanno discusso di come i futuri del passato possano potenziare la ricerca architettonica e la pratica dell’innovazione.
CONFERENZA INTERNAZIONALE: I PROGETTI PIÙ ATTESI DEL FUTURO
La seconda giornata della conferenza, svoltasi il 24 novembre presso l’Auditorium del Museo M9, ha visto le presentazioni di illustri architetti in rappresentanza di prestigiosi studi. La Conferenza è stata inaugurata ufficialmente il 24 novembre da Florin Mindirigiu, Fondatore di SHARE Architects; Roberto Beraldo, Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Venezia; Angelo Maggi, Consigliere per le Relazioni Internazionali dell’Università Iuav di Venezia; Luca Molinari, Presidente della Conferenza e Direttore Scientifico del Museo M9, nonché Architetto, Critico, Curatore e Professore Ordinario presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”; e Serban Tiganas, Presidente della Società di Architettura SHARE.
- Simone Sfriso, cofondatore di TAMassociati in Italia, ha condotto la discussione sull'”Architettura della coesistenza”, riflettendo su come i recenti eventi globali, come la pandemia, le guerre e la crisi climatica, abbiano mostrato che l’economia mondiale è stata la più vulnerabile negli ultimi tempi. Ha sottolineato che coloro che sono già ai margini o che vivono in condizioni precarie corrono ora un rischio ancora maggiore di essere completamente trascurati. Ha sostenuto che un’architettura incentrata sulla società può contribuire a ridurre l’emarginazione e l’esclusione, fungendo da catalizzatore di nuove idee. Sfriso ha sottolineato come l’architettura sia un potente strumento di comunicazione e un mezzo per i vari gruppi per affermare i propri diritti, il progresso, le opportunità e l’inclusione.
- Francesca Cesa Bianchi, partner di Stefano Boeri Architetti in Italia, ci ha presentato il Bosco Verticale Trudo, incarnazione della visione di Stefano Boeri Architetti per una nuova architettura che promuove la biodiversità. Questo progetto segna la prima applicazione del modello del Bosco Verticale all’edilizia sociale. Destinata principalmente a gruppi demografici a basso reddito, come giovani professionisti e studenti, la torre di Eindhoven offre spazi abitativi accessibili ma di alta qualità.
- Alfonso Femia, cofondatore dell’Atelier(s) Alfonso Femia, Italia, ha condiviso il progetto del Parco della Giustizia di Bari dal titolo “Architettura e Generosità” e afferma: “In tempi di cambiamenti radicali, dobbiamo essere radicali. Nel suo sviluppo come parti e come insieme, la città deve essere coerente con il suo tempo e sincronizzata con le trasformazioni contemporanee. Gli amministratori e gli architetti sono chiamati a fare scelte coraggiose verso una trasformazione radicale, liberandosi dall’inerzia del pensiero retorico e della performance individuale”.
- Maximiliano Arrocet, direttore di AL_A nel Regno Unito, ha tenuto una presentazione intitolata “A Story in Ceramics”, in cui ha raccontato il viaggio esplorativo di AL_A con la ceramica, che va dal Victoria and Albert Museum alla Filarmonica di Belgrado. Arrocet ha parlato di come la ceramica sia un mezzo versatile che cattura l’essenza del fiume Danubio, fondendo consapevolezza ecologica e profondità culturale.
- Kerem Yazgan, cofondatore di Yazgan Design Architecture, Turchia, si è soffermato su “Dall’effetto delle ombre alla conoscenza delle ombre”: l’integrazione della natura nell’architettura è l’idea principale dei progetti METU Coworking & Cafeteria e HAB OIZ Office, in cui i giardini interni sono progettati al posto dei muri.
- Oskar Noerlius, Partner WHITE ARKITEKTER, Svezia, ha presentato “Sara Culture Centre – New possibilities for mass timber”. Nel suo intervento, Oskar si è concentrato sui risultati principali della progettazione e della realizzazione della prima torre di 20 piani al mondo in legno massiccio.
- Marios Tsiliakos, Partner di Applied R+D presso Foster+Partners nel Regno Unito, ha presentato un caso di studio intitolato “Lusail Towers – Streamlining Design Collaboration through Technology”. Il progetto dimostra l’efficace integrazione della modellazione parametrica, dei dati relativi alle prestazioni e delle metriche analitiche nelle iterazioni di progettazione, il tutto in tempi notevolmente accelerati.
- Etan Kimmel, cofondatore di Kimmel Eshkolot Architects, Israele, ha tenuto una conferenza sul tema “La tecnologia come generatore innovativo di architettura” in cui è stato presentato il caso di studio della Mount Herz International Memorial Hall e dell’edificio The Checkpoint per l’informatica della TAU.
- Aleksander Guldager Kongshaug, Associate, Circular Design Specialist 3XN/GXN, Danimarca, si è concentrato su “Transformation, The New Baseline” Quay Quarter Tower. La Quay Quarter Tower (QQT), con i suoi 206 metri e 49 piani, è un progetto unico nel suo genere. Costruito solo nel 1976, il centro AMP originale stava raggiungendo la fine della sua vita utile, ma piuttosto che abbatterlo e ricominciare daccapo, il team di progetto si è posto un obiettivo ambizioso: riutilizzare la maggior parte dell’edificio esistente e stabilire un nuovo standard elevato per ciò che è possibile fare con il riuso adattivo in architettura.
- Andrea D’Antrassi, Associate Partner MAD Architects, Cina, ha presentato il tema “MAD Architects MAD Works”, tra cui Boncompagni, Roma, Fenix Museum di Rotterdam e l’installazione della Statale di Milano. Nel suo intervento si è soffermato sul progetto di rigenerazione di Roma che prevede una nuova facciata di 20000 mq nel centro storico di Roma.
Paolo Matteuzzi, direttore di Zaha Hadid Architects, Regno Unito, ha presentato una conferenza dal titolo “ZHA Off Site technologies: an excursus through Parametricism”, evidenziando progetti esemplari come il Morpheus Hotel di Macao e il Seamless Footbridge di Hangzhou, che mostrano approcci innovativi per strutture alte ed estese. Morpheus Hotel, Macao, Cina Il Morpheus è il primo esoscheletro di grattacielo a forma libera al mondo.