Anche Roma avrà il suo Festival dell’Architettura e sarà il prossimo autunno, alla Casa dell’Architettura. Presentato in anteprima dall’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, “SPAM – DREAMCITY”, che si terrà dal 10 al 18 ottobre 2019, vedrà la partecipazione di grandi nomi del panorama nazionale e internazionale dell’architettura: personalità del calibro di Mario Bellini, Daniel Libeskind, Massimiliano Fuksas, Manuel Aires Mateus e Rudy Ricciotti. Hanno confermato la loro presenza alcuni studi come MVRDV, Mad Architects e UNStudio. Tra gli italiani, il curatore del padiglione Italia alla Biennale Architettura 2020 Alessandro Melis. Numerosi i progettisti romani che hanno aderito come Labics, Nemesi, King Roselli Architetti, Insula e Alvisi Kirimoto. Insieme a loro, rappresentanti del mondo della politica, del cinema e dell’arte.
“SPAM nasce con l’intento di riaccendere un faro su Roma, come riferimento per lo sviluppo del pensiero architettonico e delle riflessioni sulla città e sul futuro possibile, attraverso un confronto tra alcuni dei più importanti protagonisti della scena culturale internazionale” afferma Roberto Grio, curatore scientifico dell’iniziativa e Consigliere dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, che aggiunge: “A cosa è legato il futuro di una città vivibile? Salute, mobilità sostenibile, alimentazione e ciclo di produzione virtuoso. DreamCity, la città dei sogni, è quella che ancora non esiste ma che l’architetto prova a immaginare sulla base delle istanze di una società in continua trasformazione”.
Acronimo della Settimana del Progetto di Architettura nel Mondo, SPAM sta per “virale”, come quei messaggi capaci di diffondersi in Rete senza esser stati cercati e di espandersi attraverso le loro infinite connessioni. DREAMCITY è il titolo di questa prima edizione che porrà l’attenzione sulle tematiche che regolano le trasformazioni urbane, sociali ed economiche delle grandi metropoli contemporanee, con un focus specifico sulla Capitale.
Cosa può fare Roma per riportare l’architettura al centro della sua agenda urbana? Come rimettere la Capitale al centro del dibattito? In che modo coinvolgere i cittadini sui temi della qualità urbana, della sostenibilità e dell’ambiente?
Dal locale all’internazionale, DREAMCITY muove dall’intento di far crescere una rinnovata cultura del progetto, offrendo una panoramica della progettazione su scala internazionale a partire dalla contaminazione delle idee intorno al tema dell’architettura. Una rappresentazione corale nel segno dell’efficienza, la credibilità e la qualità. DREAMCITY non offre soluzioni, ma ricerca e interpreta la domanda attraverso sette giornate a tema (più due – la prima e l’ultima – che vedranno una serie di iniziative “fuori format”), articolate in un fitto programma dalla mattina fino alla tarda serata.
Ogni mattina si aprirà con un focus su tematiche inerenti alla disciplina architettonica, cui seguirà una tavola rotonda. Nel pomeriggio seguiranno dialoghi, lectures e confronti a due. La sera a partire dalle 21, sarà il momento della rassegna cinematografica: introdotte da una tavola rotonda, seguiranno le proiezioni tratte dai film di uno dei sette grandi maestri selezionati “per la loro diversa interpretazione della città di Roma”.
Per tutti i nove giorni di SPAM, 60 studenti e giovani architetti saranno coinvolti in attività laboratoriali con un workshop (su temi di progettazione reali, concordati con il Municipio I del comune di Roma), che vede come tutor Gianluca Peluffo, Manuel Aires Mateus e Orazio Carpenzano.
Tra le attività concomitanti all’evento, si terranno una serie di lezioni destinate ai ragazzi di alcune classi delle scuole romane, al fine di avvicinarli al mondo dell’architettura e renderli consapevoli dell’importanza del loro ruolo attivo per il futuro della città.