LUCIFERO: la luce che sa di ghiaccio e memoria

Con Dixpari, la sostenibilità diventa gioco, rito e racconto. Il ghiacciolo luminoso firmato Giuseppe Tortato e Carolina Candelo è un inno pop alla luce che trasforma.

Chi l’ha detto che un oggetto illuminante debba essere solo funzionale? E chi ha deciso che la plastica, una volta considerata scarto, non possa ambire alla poesia? LUCIFERO, la lampada-scultura nata dalla collaborazione tra Dixpari e l’architetto Giuseppe Tortato, è la dimostrazione che il design può sorprendere, giocare, evocare. E, soprattutto, far riflettere.

Tutto è cominciato in alta quota, durante la Design Weekend di Courmayeur. Un’occasione informale si è trasformata in scintilla creativa: Carolina Candelo – anima di Dixpari – incontra Giuseppe Tortato e nasce subito un’intesa. Entrambi condividono una visione: ripensare il design come spazio di possibilità, dove l’etica incontra l’estetica.

La sfida? Dare forma a una luce che fosse insieme evocativa e leggera, come un ricordo d’infanzia. La risposta è arrivata dalla memoria collettiva: il ghiacciolo.

Con la sua forma pop e rassicurante, LUCIFERO stravolge i codici del design illuminotecnico. Sembra un gioco, ma è un oggetto sofisticato: scolpito in plastica riciclata, lavorata in modo da creare texture irregolari, vibra di riflessi e trasparenze sempre diverse. Nessun pezzo è uguale all’altro. Ogni lampada è un micro-paesaggio di luce e materia, vivo e mutevole.

E poi c’è il nome: LUCIFERO. Diabolicamente ironico, eppure perfetto. Un ghiacciolo che si accende e “porta la luce” giocando con il gesto quotidiano – inserirlo nella sua base – e trasformandolo in un piccolo rito. È design, ma anche teatro.

Ogni aspetto di LUCIFERO è pensato per stupire, fin dalla confezione. Il packaging richiama quello dei veri ghiaccioli: si scarta, si scopre, si accende. Una narrazione sensoriale che trasforma l’accensione in un’esperienza. Come se la luce non fosse solo una funzione, ma un racconto. Un gesto che richiama la cura, la sorpresa, l’infanzia.

Alla base di tutto c’è la filosofia Dixpari: dare nuova vita ai materiali dimenticati. Il brand nasce infatti dal desiderio di Carolina e Isabella Candelo di valorizzare gli scarti della SPA di Rossiglione, l’azienda di famiglia specializzata nello stampaggio di termoplastici.

Ciò che per l’industria è uno scarto, per Dixpari è potenziale creativo. Ogni lampada diventa pezzo unico, non solo per estetica, ma per natura. È design circolare, ma anche emotivo: ogni pezzo racconta il proprio passato, trasformato in qualcosa di completamente nuovo.

LUCIFERO ha debuttato ufficialmente al Salone del Mobile 2025, dove ha catturato l’attenzione di pubblico e stampa. In mezzo a installazioni monumentali e progetti di grandi firme, il ghiacciolo luminoso si è distinto per il suo approccio ironico, pop e sostenibile. Non solo un oggetto, ma un gesto progettuale: leggero nella forma, profondo nel messaggio.

Una piccola luce che scioglie le regole del design. E accende nuove possibilità.