Luceplan torna a illuminare il panorama del design internazionale con una presenza duplice e strategica durante la Milano Design Week: da un lato Euroluce, all’interno del Salone del Mobile, dall’altro il Flagship Store di Corso Monforte, punto di riferimento per progettisti, clienti e appassionati. Una scelta che riflette la natura duplice dell’azienda che è profondamente radicata nella sperimentazione e nell’innovazione tecnologica, ma allo stesso tempo aperta, accessibile, votata alla relazione e al dialogo con il pubblico.
Lo stand a Euroluce propone un racconto immersivo, un’esperienza progettuale che coinvolge i sensi e invita a esplorare il mondo Luceplan attraverso la materia, la forma e naturalmente la luce. Progettato come un contenitore full color, lo spazio accoglie i visitatori in un’atmosfera vibrante e sfaccettata, dove le novità di prodotto vengono presentate in configurazioni singole e combinate, a testimonianza della natura modulare e flessibile di ogni sistema.
Le novità 2025 rappresentano un viaggio attraverso linguaggi progettuali diversi, uniti però da una visione comune: quella di una luce che non è solo funzione, ma anche espressione, atmosfera, relazione. Le nuove sospensioni Hono dello studio Mandalaki uniscono rigore e leggerezza; Markis di Daniel Rybakken propone un equilibrio affascinante tra struttura tecnica e delicatezza tessile; Dix Bougies petit dello Studio Odile Decq reinterpreta la luce in chiave teatrale e scultorea. Liiu di VANTOT è una celebrazione della leggerezza e del movimento, mentre Dansì e Limetry di Alessandro Zambelli offrono nuove modalità di interazione tra luce e spazio, tra gesto e significato.
Al centro dello stand, a dominare la scena, l’imponente J-us XL: un chandelier da 36 punti luce e 120 cm di diametro, firmato da Alessandro Zambelli, che si erge proponendo un’installazione luminosa dal forte impatto visivo, simbolo della capacità di Luceplan di coniugare ricerca tecnica e forza estetica. Tra le proposte più sorprendenti, Posi di Umut Yamac segna l’inizio di una nuova collaborazione: una lampada da tavolo che trae ispirazione dall’arte giapponese dell’Ikebana, in cui steli luminosi si inseriscono liberamente in una base, dando vita a composizioni personali, delicate e poetiche. Disponibile anche in versione portatile ricaricabile, Posi invita a un gesto semplice e naturale, quello di “posare” la luce, scegliendo forma, intensità e direzione.
Luceplan sperimenta non sono con la luce ma anche con il suono, rinnovando il proprio impegno nel campo dell’acustica con Hinpan, una sospensione fonoassorbente progettata da Mandalaki. Un volume pieno e morbido in poliuretano espanso, avvolto da un tessuto tecnico e attraversato da una luce diffusa, capace di creare un’atmosfera ovattata e confortevole. Un oggetto che fonde tecnologia e sensorialità, e che risponde alle esigenze sempre più urgenti di comfort acustico negli spazi contemporanei.
L’intero allestimento dello stand si articola in sezioni tematiche che valorizzano l’identità delle diverse famiglie di prodotto. Alcuni dei sistemi più iconici – come Alibel e Flia di Zambelli, Koinè e Hono di Mandalaki, Lita di David Dolcini e DOI di Meneghello Paolelli – vengono presentati all’interno del sistema binario Luceplan, rivisitato quindi in chiave decorativa. Un esempio concreto di come ogni elemento possa dialogare con gli altri, componendosi in una struttura organica, flessibile e ricca di possibilità installative.
La narrazione di Luceplan non si esaurisce in fiera: anche il Flagship Store di Corso Monforte accoglie le nuove collezioni in un allestimento rinnovato, pensato per offrire un’esperienza più intima e quotidiana della luce. Qui, i prodotti vivono in un contesto più vicino al reale, dove l’architettura dello spazio domestico e professionale incontra la bellezza funzionale dell’illuminazione. È un invito a toccare, osservare, interagire, immaginare.
Ancora una volta, Luceplan si distingue per la capacità di anticipare le esigenze contemporanee, proponendo soluzioni luminose che non si limitano a risolvere una funzione, ma la arricchiscono di senso, emozione, bellezza. Una collezione che racconta di una luce che arreda, che accoglie, che ascolta. Una luce pensata per l’uomo, al servizio del progetto, capace di inserirsi in ogni contesto con discrezione e carattere. Una luce che evolve, ma che non perde mai il proprio obiettivo originale, sviluppare spazi dove al centro vi siano le persone e il loro benessere.