Louis Vuitton a New Bond Street by Peter Marino

New Bond Street, nel prestigioso quartiere londinese Mayfair, diventa lo scenario in cui prende vita il nuovo store del brand Louis Vuitton dalla mente creativa dell’architetto Peter Marino, un luogo pieno di vitalità e visivamente travolgente, più simile ad una galleria di arte contemporanea che ad un punto vendita.

La facciata esterna è una vera e propria esplosione di colori, rappresentata da una scultura multicolor del monogram Louis Vuitton.
Una volta entrati, l’esplosione di colore si traduce in tutti gli oggetti e i dettagli presenti, tra arte, fashion e design, troviamo oltre 43 opere e installazioni su misura.

Lo spazio interno è completamente rinnovato, reso più ampio ed arioso grazie alla rimozione delle colonne, e viene articolato su tre livelli comunicanti.

L’architetto racconta la sua visione del progetto, che nasce da una collaborazione con il brand durata oltre vent’anni: “Volumetricamente, volevamo espandere lo spazio esistente. Abbiamo scoperto che le persone trascorrono più tempo in ambienti così maestosi, quindi abbiamo rimosso le barriere e abbiamo creato spazi a doppio volume nel reparto donna. Ci sono tre doppi volumi nello store, che misurano circa 8 metri ciascuno, e un volume triplo in corrispondenza della scala, di 12 metri. Questi volumi importanti sono possibili solo quando lavori con un brand così sicuro nel design, che può rimuovere metrature per dare la sensazione di meraviglia e lusso ai visitatori”.

All’entrata troviamo un pavimento a scacchi di pietra e marmo, che richiama motivo delle borse Vuitton diventato icona del brand.
Proseguendo si percorre una galleria dove le vetrine del negozio su New Bond Street vengono introiettate verso l’interno.
Lo spazio presenta rivestimenti in legno chiaro e pietra naturale, in contrasto con dettagli scultorei e pennellate di colore.
Qui troviamo elementi distintivi come la scala a doppia elica in quercia chiara che integra i totem in legno, resina e led commissionati all’artista Matt Gagnon, l’opera a spirale arancione a parete di Josh Sperling, oppure ancora il maxi totem rosa e arancio dalle fattezze umane di Aaron Curry e la scala optical da Jim Lambie realizzati appositamente per lo store.

Oltre a questi pezzi d’arte, lo shop ospita anche numerosi pezzi e arredi di design. Troviamo le sedute Cocoon dei Fratelli Campana che scendono a cascata dal soffitto le lampade Concertina Shade dei Raw Edges che creano un “tetto” impalpabile e delicato, le porte di Gaetano Pesce, tavoli d’autore come il Wom table di Martino Gamper, un tavolo di Angelo Mangiarotti degli anni Settanta, La Basilica Table di Mario Bellini per Cassina e la madia di Charlotte Perriand del 1958, i fiori Origami di Atelier Oï raccolti in bouquet e i loro sgabelli vivaci messi in fila in una vera a propria installazione.

Info petermarinoarchitect.com

PROJECT Louis Vuitton New Bond Street
ARCHITECT Peter Marino
LOCATION Bond Street, London
YEAR 2019
PHOTO Stephane Muratet