Dopo vari studi, prototipi e tentativi di produzione, e grazie alla collaborazione con un gruppo di giovani designer bolognesi e con il brand EGO.M, ecco che Giovanna e Carlo Castiglioni presentano uno dei progetti inediti del padre: gli strumenti per la scrittura.
L’eredità progettuale si identifica nei prototipi realizzati nel 2001 dalla Bottega di Pier Luigi Ghianda, riproducevano la forma trilobata ad archi studiata da Castiglioni e Cavaglià che rappresenta la vera alleanza tra mente, mano (le dita) e oggetto, oltre ad avere la caratteristica di non rotolare sul tavolo.
Fino ad arrivare all’anno al 2020, anno di incontro tra Fondazione Achille Castiglioni, Cavaglià e il Team EGO.M, cui viene affidato lo sviluppo e produzione del progetto, oggi svelato nella data del 103° compleanno di Achille: il 16 febbraio 2021.
Passione e tenacia spingono EGO.M a lavorare da subito sul legame tra passato, presente e futuro. Un progetto fortemente attuale che, dopo vent’anni, fonda la sua produzione sull’utilizzo di una tecnologia attuale non diffusa al momento del progetto e sulla ricerca dei materiali.
Con grande consapevolezza di responsabilità e rispetto, una volta appresi i fondamentali del progetto, la filosofia e la volontà originaria – che Cavaglià trasferisce loro nel corso di un anno di lavoro – EGO.M si concentra sulla trasformazione in prodotto.
Le competenze professionali del Team affondano le radici nelle rispettive e diversificate esperienze familiari e formative: architettura, comunicazione, organizzazione e gestione amministrativa, produzione, ricerca, innovazione tecnologica e artigianale, infine nella distribuzione commerciale.
Ed ecco che dalle nuove tecnologie di stampa 3D basate sull’additive manufacturing nasce la nuova forma degli strumenti di scrittura: la forma trilobata ad archi, trovando nel grafene il materiale adatto a costituire l’anima del progetto.
Estremamente nitida seppur complessa da realizzare sul manufatto, nonché adatta ad essere impugnata dalle tre dita della mano. A queste caratteristiche si aggiungono poi una texture gradevole al tatto con un grip antiscivolo.
Nella tecnica di stampa 3D, ogni fusto viene realizzato singolarmente, potendo così parlare di artigianalità nell’industriale. Il lento riempimento, lo spessore delle pareti e altri importanti parametri di stampa determinano poi la rigidità finale del prodotto, rendendolo resistente agli urti. Cui si aggiunge la qualità percettiva della lavorazione del filamento.
Il progetto viene chiamato CENTO3:
3 gli utensili progettati e le rispettive tipologie di scrittura
3 D la tecnologia utilizzata per la produzione
3 i partner del progetto – Fondazione Achille Castiglioni, Gianfranco Cavaglià, EGO.M
3 le generazioni coinvolte.
E tre sono anche le versioni del prodotto: il matitone multifunzione, la stilografica pocket (di dimensione tascabile), e infine la micromina, la matita fatta di matita.
“Nella quotidianità del fuori studio, a necessità di una matita, se non compariva subito in mano, mentre frugava in tasca, con tono fermo, Achille Castiglioni domandava: non abbiamo una matita?” “di Achille Castiglioni (G. Cavaglià).
Info egoundesign.com
CENTO3, prodotto da da EGO.M insieme a Gianfranco Cavaglià e in collaborazione con Fondazione Achille Castiglioni