Faenza, un imponente complesso religioso in stato di abbandono riacquista valore dopo un attento lavoro di restauro che ne ridefinisce il carattere evocativo. Un fabbricato dalla forma singolare, collocato tra due stradelli paralleli e confinante con quel che resta della parte più prestigiosa del complesso religioso, attualmente sconsacrato e in stato di abbandono. Il tempo ha lasciato i suoi segni di deterioramento sull’edificio e la natura circostante ha lentamente avvolto il convento ma il lavoro di Alessandro Bucci Architetti è riuscito a dargli una nuova vita e una nuova identità architettonica, tramutando il fascino della decadenza in ricrescita urbana.
La facciata su via Campidori, priva di intonaco, mostra i caratteri originari del complesso monastico: ne sono un esempio il pilastrino d’angolo e la porzione di muratura molto antica in ciottoli e mattoni. La muratura di facciata tira una linea fra l’edificio più antico e una seguente aggiunta settecentesca Quando il convento fu soppresso, nel 1886, il complesso venne frazionato e destinato a varie funzioni; gli edifici oggetto di intervento furono affidati al Comune ad uso residenziale come case d’affitto e furono riadattate con divisori e aperture postume. Il progetto di recupero ha le sue radici nella valorizzazione del territorio per inserire nell’ex-convento cinque nuove unità abitative che creano una sorta di borgo antico celato dietro il grande portone di legno. Il portico settecentesco è stato recuperato con infissi in ferro dal taglio minimalista e l’arco soprastante lo stradello, unica porzione superstite del voltone crollato in seguito agli eventi post-bellici, riporta al passato. La facciata su via Campidori conserva la muratura listata in ciottoli e mattoni di origini molto antiche, e diventa l’icona del progetto attraverso la conservazione dei caratteri originari: il pilastrino d’angolo, il riquadro ornamentale baroccheggiante, la tettoia in legno sopra il portone.
La scelta progettuale è stata quella di rispettare e valorizzare le caratteristiche di ciascuna parte di fabbricato, suddividendo il complesso in cinque unità residenziali indipendenti che si adattano alla configurazione preesistente: in questo modo ogni abitazione è diversa dalle altre e riflette lo stato dei luoghi. Gli ambienti che ne scaturiscono sono spazi contemporanei ricchi di storia: archi, volte a crociera, soffitti a doppia altezza, cortili nascosti, cantine voltate, mattone a vista e paramenti murari originari. Il risultato finale si snoda in cinque unità abitative indipendenti diversificate l’una dall’altra e che si adattano alle configurazioni preesistenti. Gli ambienti che ne scaturiscono sono spazi contemporanei ricchi di storia: archi, volte a crociera, soffitti a doppia altezza, cortili nascosti, cantine voltate, mattone a vista e paramenti murari originari. Volte a crociera, corti interne, cantine suggestive che diventano taverne, Case Campidori si presenta come una preziosa aggiunta per il centro storico di Faenza come punto d’incontro fra la sua storia e il design moderno di Alessandro Bucci Architetti.
CREDITS
Project: Case Campidori
Architect: Alessandro Bucci Architetti
Year: 2021
Photo: Pietro Savorelli