Dopo gli appuntamenti di Milano, Bologna, Genova e Venezia l’evento prosegue all’estero per allargare il confronto sulle nuove forme dell’abitare collaborativo e condividere gli esperimenti più riusciti di co-housing in Europa
Pratiche ed esperienze di abitare sociale, collaborativo e solidale, riqualificazione urbana e contrasto alla gentrificazione. Sono solo alcuni dei temi che hanno attraversato la prima edizione di Cara Casa, il Festival itinerante dedicato alle forme dell’abitare contemporaneo realizzato grazie all’avviso pubblico “Festival Architettura – II edizione”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e organizzato dalle Fondazioni degli Ordini degli Architetti di Milano, Genova, Venezia e dall’Ordine degli Architetti di Bologna, in collaborazione con l’Università di Genova, la Fondazione Housing Sociale e con l’Associazione AmbienteAcqua APS.
L’evento che ha visto Milano, Bologna, Genova e Venezia animarsi con incontri, talk, mostre e passeggiate architettoniche dal 15 al 30 aprile, prosegue il suo percorso all’estero con una serie di nuovi appuntamenti tutti dedicati ai nuovi progetti di abitare sociale e inclusivo.
L’11 e il 12 maggio si è tenuto a Parigi un viaggio studio coordinato da Fondazione Housing Sociale in collaborazione con Paris Habitat, European Federation for Living e Urbamonde. Un gruppo di giovani architetti italiani ha visitato complessi residenziali dove gli spazi pubblici sono stati integrati nel progetto abitativo e quartieri modello a basso impatto ambientale come la Caserne de Reuilly, ex area militare convertita ad uso residenziale e servizi di quartiere.
Dal 7 giugno Cara Casa sarà a Barcellona, ospite dell’International Social Housing Festival della città, portando il Premio Europeo di Architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta, bandito con cadenza biennale dal 2007 e giunto alla sua IX edizione. Nelle sale del Palau de Congressos de Barcelona, fino al 9 giugno, saranno esposti i migliori progetti europei di edilizia sociale realizzati dai primi anni duemila ad oggi, selezionati da una giuria di esperti che per l’edizione 2021 ha visto la partecipazione di Søren Nielsen, Carles Muro, Fabio Lepratto e Chiara Rizzica.
Il 19 giugno ad Amsterdam si terrà una site visit e un talk organizzati dall’Amsterdam Centre for Architecture (ARCAM), la European Federation for Living (EFL), la Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano e Fondazione Housing Sociale. La delegazione italiana da Milano e Genova si confronterà con colleghi e colleghe olandesi per uno scambio sul tema dell’abitare collaborativo, sulle tipologie e le caratteristiche costruttive più innovative. Per approfondire questo tema è prevista anche una visita in bici a progetti eccellenti in città, come il nuovo quartiere sostenibile di Houthaven, le case galleggianti di SchoonSchip e le residenze di Copekcabana, associazione cooperativa locale con affitti accessibili. Nella sede ARCAM inoltre un allestimento con pannelli esplicativi presenterà il progetto del Festival e racconterà alcuni dei progetti vincitori del premio Baffa Rivolta.
Questi eventi contribuiscono alla discussione viva e attuale in Europa, specialmente in Italia, sulla qualità dell’abitare nello spazio urbano, come confermato dalla forte affluenza agli appuntamenti di aprile di Cara Casa.
Per maggiori informazioni visitate il sito www.ordinearchitetti.mi.it/it/cara-casa.
CREDITI
Copertina: Gabriele Ardemagni
Foto 1: Giorgia Rorato
Foto 2: Alberto Brunello
Foto 3: Stefano Sabatino
Foto 4: Anna Gugliandolo
Foto 5: Gabriele Ardemagni