L’architetto Eugenio Laponte, Direttore creativo dello studio di progettazione EUTOPIARCH, ha dato nuova vita ad un appartamento milanese di 90 mq, inserito in un grande complesso residenziale della metà degli anni ’70.
Originariamente presentava le caratteristiche tipiche dell’epoca come, ad esempio, una disposizione degli spazi non molto flessibile: un cubicolo per l’ingresso si apriva su area pranzo e soggiorno da un lato e su un corridoio che collegava tutte le stanze dall’altro; le porte erano incorniciate in legno marrone scuro, colore che caratterizzava molti elementi dell’appartamento in una tipica vague anni ’70.
Tutte le pareti perimetrali presentavano numerose finestre rettangolari, almeno due per stanza, incorniciate da elementi metallici bianchi che nascondevano il sistema di tapparelle e i ventilconvettori.
Per rispondere alle necessità della famiglia, sono state demolite tutte le divisioni interne, mantenendo dalla pianta originale la netta divisione tra le sole zone giorno e notte.
Lo spazio diurno appare ora completamente aperto, ma le tre attività principali – cucinare, pranzare e vivere – trovano i loro angoli dedicati, grazie a un uso intelligente di mobili su misura.
Un bagno blu e oro serve questo lato dell’appartamento.
Nella zona notte una carta da parati oro e verde di Fornasetti dà un tocco di colore forte e giocoso al corridoio bianco: dietro di essa le stanze più intime sono nascoste come un giardino segreto racchiuso da una siepe selvaggia.
L’approccio progettuale generale è stato quello di fornire una nuova casa più accogliente e fluida, con un’interpretazione molto milanese dell’impianto programmatico generale e dove elementi domestici e grafici si contrappongono e convivono allo stesso tempo, proprio come le diverse anime della famiglia moderna.
Per maggiori informazioni visitate il sito www.eutopiarch.eu.
CREDITI
Progetto: Ca’ Urbana
Studio: EUTOPIARCH
Luogo: Milano
Impresa: MBA costruzioni
Foto: Lorenzo Piovella photography