Situato a pochi passi dall’animato incrocio di Yonge e Sheppard a Toronto, Hay Sushi è un ristorante di quartiere rinomato per la sua cucina giapponese raffinata e un’atmosfera di quiete. Lo studio Odami ripensa la sede di Spring Garden, trasferendola in un nuovo spazio che raddoppia la capacità precedente. L’intervento di Odami si propone di tradurre la sobria eleganza del menù del ristorante — caratterizzato da piatti fortemente strutturati, attenti ai dettagli ma non eccessivamente decorativi — in un ambiente accogliente, familiare e ricco di calore, capace di rafforzare e amplificare il ruolo di Hay Sushi nella comunità locale.
Il nuovo spazio, collocato al piano terra di una torre residenziale degli anni ’90, era stato soffocato da anni di interventi fai-da-te che ne avevano oscurato la presenza sulla strada e le qualità spaziali intrinseche. Rimuovendo questi strati, il locale di 230 m² ha recuperato la sua struttura industriale essenziale, definita dalla solidità del cemento e dalla luce naturale proveniente da ampie vetrate a tutta altezza, restaurate per ripristinare il dialogo con l’esterno.
Odami ha abbracciato la natura grezza dell’ambiente costruito con una stratificazione materica capace di sorprendere e valorizzare le potenzialità del luogo. La palette cromatica calda — composta da piastrelle color terracotta, pelle color sabbia e arredi in rovere bianco — ammorbidisce la massiccia presenza del cemento, generando un contrasto tra la forza della struttura e la leggerezza dei materiali utilizzati. Le geometrie rigide dei pilastri e delle travi quadrate trovano un contrappunto nei dettagli circolari: aperture arrotondate, ingressi ad arco, lampade a sospensione sferiche e il bancone del cocktail bar dalle linee curve.
Questo dialogo materico è ulteriormente arricchito dalla combinazione di opacità e trasparenza, attraverso l’uso di vetro ondulato, pavimentazioni in resina epossidica lucida e lavorazioni in acciaio inox. La luce si diffonde attraverso il vetro, scivola sulle superfici riflettenti e rimbalza sul metallo spazzolato, creando momenti di texture e movimento che interrompono la staticità del cemento, offrendo una continua variazione percettiva.
L’ampio spazio è stato ripensato attraverso interventi architettonici discreti, volti a garantire sia flessibilità che facilità di navigazione. La sala da pranzo sopraelevata è definita da soffitti esposti che conferiscono un’atmosfera ariosa, mentre una pensilina ribassata e il bancone per la cena riducono la scala verso la strada, creando un’area più intima. Le panche color crema e il pavimento si fondono visivamente con le pareti, mettendo in risalto le due partizioni centrali in blocchi di vetro che fungono da punto focale per l’area di servizio principale, offrendo al contempo privacy rispetto al corridoio che conduce alla cucina.
Superata l’area d’ingresso ad alta frequentazione, il cocktail bar curvo avvolto in marmo screziato e piastrelle in porcellana testurizzata rappresenta un punto di arrivo accogliente e raffinato. Questo elemento fluisce armoniosamente verso l’area di preparazione del sushi, una postazione attiva che esibisce le proposte del giorno, evidenziando l’importanza della relazione diretta tra chef e clienti.
Il progetto si fonda su una filosofia di semplicità e rigore, in linea con l’interesse di Odami per il dialogo tra opposti: il contrasto tra pesantezza e leggerezza, tra materiali industriali e tocchi artigianali, tra opacità e trasparenza. Ogni gesto architettonico è stato ridotto all’essenziale, per instaurare un dialogo sincero con l’esistente, rispettando al contempo il contesto urbano e la funzione sociale del ristorante.
Crediti
Progetto: HAY SUSHI
Studio: Odami
Luogo: Toronto, Canada
Anno: 2024
Foto: Kurtis Chen