Questo complesso residenziale, composto da tre ville costruite nella campagna romana, a Formello, rilegge l’idea del padiglione come struttura leggera che sostiene un tetto a farfalla (dal latino “papilionem”: farfalla).
In questo progetto, il portico non descrive solo lo spazio davanti alla casa, ma anche lo spazio sovrastante: è propriamente un guscio, che permette alle case di trascendere i loro corpi fisici, facendole sembrare ancora più leggere, quasi eteree. Come nell’iconografia della Sacra Conversazione—dove figure di santi venivano inserite all’interno di cornici architettoniche, sullo sfondo del paesaggio—queste architetture conversano con esseri viventi, dispositivi volanti (droni) e con un paesaggio modellato dagli abili ingegneri etruschi.
La memoria dei corsi d’acqua etruschi si rilegge nel doppio tetto delle case, che è anche un dispositivo tecnologico che consente ai droni di accedere alla casa dal cielo, che blocca il vento e che filtra la luce del sole. Questo progetto permette di riflettere sull’abitare periferico come modo per riaffermare il valore della campagna all’interno di una società tecnologica e digitale.
Per maggiori informazioni visitate il sito www.linamalfona.com.
PROJECT 3 Houses for Drones
ARCHITECTS Malfona Petrini
LOCATION Formello, Rome, Italy
YEAR 2017
LEAD ARCHITECT Lina Malfona
PHOTO: Matteo Benedetti, Gianluca Caravaggi