Sovvertire l’immaginario della paura, trasformare un rifugio di guerra in un luogo di attesa e maturazione: con Il Bunker del Formaggio, lo studio Armellino & Poggio Architetti Associati reinterpreta il senso stesso dello spazio ipogeo, convertendo un ex bunker della Seconda Guerra Mondiale in un laboratorio per la stagionatura dei formaggi. A Cengio, in provincia di Savona, l’architettura diventa atto di risignificazione, gesto che restituisce alla terra ciò che era stato nascosto, rendendolo produttivo, sostenibile, aperto alla comunità.
Commissionato dall’azienda PERA Formaggi, il progetto si innesta nel paesaggio della Val Bormida con un gesto architettonico che valorizza l’esistente senza cancellarlo. L’intervento si sviluppa secondo due assi: la conservazione delle qualità microclimatiche originarie ideali per la maturazione casearia e l’introduzione di nuovi volumi funzionali che rispondono ai requisiti igienico-sanitari e logistici.
L’accessibilità è garantita da due nuovi ingressi, uno per i visitatori a sud, l’altro per il carico e scarico a nord, quest’ultimo contraddistinto da una struttura a volta in cemento armato a vista. La forma conica dell’involucro, alta circa cinque metri e finita con una vernice gialla brillante, conferisce al manufatto un carattere brutalista, rendendolo simultaneamente segnale architettonico e protezione funzionale durante le operazioni logistiche.
L’interno del bunker è stato oggetto di un restauro attento, che ha previsto la rimozione degli intonaci deteriorati e l’applicazione di calce idraulica pozzolanica traspirante, in emulsione acquosa, con l’obiettivo di preservare le condizioni igrometriche favorevoli alla stagionatura. Il pavimento in cemento è stato rifatto con un sistema di canalette laterali per la raccolta della condensa naturale, integrato con un sistema di drenaggio che assicura la stabilità termica e il controllo dell’umidità. L’illuminazione, garantita da strip LED lungo l’asse della galleria, assicura un basso impatto energetico e una diffusione omogenea della luce.
A completare l’intervento, due volumi di servizio: uno ipogeo, adiacente all’ingresso nord, destinato a spogliatoi e servizi per il personale; l’altro fuori terra, realizzato a secco e rivestito in doghe di castagno, che ospita magazzino e servizi per i visitatori, armonizzandosi con il contesto boschivo circostante. Il Bunker del Formaggio si configura così come architettura rigenerativa, in cui le istanze della conservazione si intrecciano a quelle della produzione e della fruizione collettiva, restituendo al territorio un luogo di memoria attiva e trasformazione contemporanea.
CREDITI
Progetto: Il Bunker del Formaggio
Architetti: Armellino & Poggio Architetti Associati
Luogo: Cengio (SV), Italia
Anno: 2024