Sono passati più di cento anni da quando, nel 1907, Giuseppe Vismara avviava a Mariano Comense la sua attività come rappresentante di vetri, cristalli e specchi. Oggi l’azienda è tra i leader internazionali nella produzione di cabine doccia in vetro temperato e sistemi parete per lo spazio wellness, soluzioni studiate e interamente realizzate nelle sedi produttive di Giussano e Verano Brianza. Dal 1947, anno di fondazione dell’azienda, molte cose sono cambiate: nella società, nell’abitare e naturalmente anche all’interno dell’azienda stessa.
Le generazioni si sono succedute, le case si costruiscono secondo criteri nuovi e l’ambiente bagno ha assunto un ruolo sempre più centrale, diventando uno spazio confortevole e curato. Anche Vismaravetro ha seguito questa evoluzione, trasformandosi ed evolvendosi con i propri prodotti e nella visione. Con l’arrivo della terza generazione della famiglia Vismara, sono entrate in azienda nuove idee e un rinnovato entusiasmo, elementi che oggi si riflettono in una struttura solida e dinamica, capace di affrontare ogni sfida con serietà e coerenza.
Manualità e industrializzazione, tecnologia e ricerca, design e comunicazione: ogni aspetto dell’attività aziendale è guidato da strategie concrete e da una specializzazione produttiva sempre più affinata. L’obiettivo è progettare, realizzare e proporre cabine doccia concepite come autentici elementi d’arredo, caratterizzati da altissima qualità tecnica e valore estetico. Ogni giorno l’azienda investe energia e risorse in nuovi percorsi, con l’attenzione costante a cogliere ogni opportunità di crescita.
Espressione di questa visione contemporanea dell’ambiente bagno, da ripensare come spazio fluido, sofisticato e contemporaneo, è Voile. Tra le soluzioni più recenti sviluppate da Vismaravetro, Voile è un divisorio architettonico che consente di creare un “bagno nel bagno”: un volume definito da una porta in vetro che scorre con leggerezza e silenzio, separando la zona doccia dalla parte dedicata ai sanitari o al lavabo, offrendo nuove possibilità progettuali e garantendo comfort, privacy e libertà compositiva.
Il sistema si basa su un telaio che divide l’area asciutta da quella bagnata; la porta, muovendosi lungo il suo binario, può chiudere alternativamente l’una o l’altra zona. Le prestazioni in termini di tenuta all’acqua sono eccellenti, grazie a guarnizioni tecnologicamente avanzate, e le configurazioni possibili sono molteplici. Disponibile in varie tipologie di vetro, sia trasparente che coprente, Voile è la dimostrazione di come un elemento minimale possa diventare il fulcro visivo dell’ambiente, con un’eleganza sussurrata ma decisa.
La capacità dell’azienda di coniugare rigore formale, funzionalità e modularità si ritrova anche in Domino, novità nel 2025 che rappresenta un sistema compatto ed essenziale, pensato per semplificare la complessità progettuale senza rinunciare alla qualità e alla visione architettonica che da sempre caratterizzano l’azienda. Con soli quattro elementi di base – due porte, a battente e a bilico, e due pannelli fissi – Domino permette un’infinità di configurazioni, offrendo al progettista uno strumento flessibile, intelligente e raffinato per definire lo spazio bagno con estrema libertà.
Le porte a battente possono aprirsi verso l’interno o verso l’esterno, mentre quelle a bilico, grazie a un perno decentrato, garantiscono un passaggio più ampio, ideale anche in configurazioni di grandi dimensioni. Il sistema può essere installato a soffitto tramite un profilo dedicato oppure in modalità autoportante, con altezza libera, per alleggerire visivamente la struttura e rafforzarne il carattere contemporaneo.
Domino è disponibile in un’ampia gamma di finiture per vetri e profili in alluminio. È una proposta essenziale e versatile, capace di unire tecnica e bellezza con naturalezza, mantenendo una presenza discreta ma autorevole nello spazio. Il nome non è nuovo: era chiamato Domino infatti anche un box doccia lanciato da Vismaravetro nel 1994. Oggi, a distanza di trent’anni, il nome ritorna, non per evocare un’estetica del passato, ma per riaffermare un principio progettuale che continua a guidare l’azienda: pochi elementi, molteplici combinazioni. Una visione che evolve, senza perdere di vista le sue radici.









