La luce del Mediterraneo incontra l’arte musiva italiana a Villa Miraé, il nuovo boutique hotel Relais & Châteaux che si affaccia sulla Costa Azzurra. A firmare uno degli interventi più scenografici è Friul Mosaic, atelier che da quasi quarant’anni interpreta il mosaico con un approccio artigianale e sartoriale, trasformandolo in linguaggio del lusso contemporaneo. L’hotel, rinato dalla visione di Oscar Lucien Ono e del suo studio Maison Numéro 20, accoglie gli ospiti con un murale botanico musivo che segna l’ingresso in un universo raffinato, dove ogni dettaglio dialoga con il paesaggio circostante.
Le tessere, tagliate e posate a mano secondo la tradizione friulana, compongono un giardino verticale che riflette la filosofia dell’azienda: raccontare storie attraverso la materia, la luce e le emozioni. Questa sensibilità, che da San Martino al Tagliamento ha portato Friul Mosaic a collaborare con maison come Dolce & Gabbana e Bulgari e con alcuni tra gli hotel più esclusivi al mondo, trova in Villa Miraé una nuova espressione. Il mosaico botanico si intreccia con il concept immaginato da Maison Numéro 20, ispirato ai colori del mare, ai giardini mediterranei e al sole della Riviera, trasformando lo spazio in un’esperienza sensoriale che unisce discrezione e raffinatezza.
Fondata nel 1987 da William Bertoia e oggi guidata dalle figlie Tiziana e Barbara insieme al nipote Nicola Avoledo, la maison ha costruito la propria identità sull’unicità di ogni opera: mosaici realizzati a mano, tessera dopo tessera, come capi d’alta sartoria. Villa Miraé diventa così un’oasi dove architettura, artigianato e ospitalità si intrecciano. Dai raffinati spazi firmati da Ono alla cucina dello chef Mauro Colagreco, tre stelle Michelin, tutto concorre a creare un’esperienza immersiva. E proprio il mosaico di Friul Mosaic, posto all’ingresso, è il sigillo che annuncia questo mondo: un’opera capace di celebrare la manualità italiana e al tempo stesso di interpretare il lusso contemporaneo con un respiro senza tempo.









