A Moment of Clarity

Una nuova ricerca condotta dalla società di creazione di spazi di lavoro Unispace rivela che i dipendenti italiani trascorrono più tempo in ufficio rispetto a qualsiasi altra forza lavoro in Europa, ma molti affermano che i loro luoghi di lavoro non sono ancora progettati per favorire il loro benessere o le loro prestazioni.
Secondo A Moment of Clarity, l’ultima indagine globale di Unispace condotta su oltre 5.000 dipendenti, i lavoratori del Belpaese trascorrono in media il 62% della loro settimana in ufficio. I motivi principali che spingono i lavoratori a recarsi in ufficio sono la collaborazione, l’accesso agli strumenti e alla tecnologia e la soddisfazione delle esigenze dei clienti, ma molti ritengono che l’ambiente “ufficio” non sia ancora all’altezza delle aspettative in termini di comfort, riposo e supporto.

Unispace, leader globale nella strategia, nella progettazione e nella costruzione di spazi che approfondiscono le connessioni, favoriscono il senso di appartenenza e promuovono il successo, ha condotto quest’importante ricerca per approfondire un tema fondamentale in un momento storico come questo, in cui il lavoro ibrido sta ricoprendo un ruolo chiave nel mondo del lavoro.
La ricerca mostra che, sebbene i dipendenti apprezzino l’ufficio, questo non sempre consente loro di dare il meglio. In tutta Europa, il 75% afferma che il rumore e le distrazioni ostacolano le prestazioni e l’80% riferisce che l’ufficio presenta più distrazioni rispetto al lavoro da casa.
La ricerca evidenzia quindi una crescente domanda di ciò che Unispace definisce le tre C: calma, comfort e personalizzazione, gli elementi fondamentali che i dipendenti ritengono necessari per dare il meglio di sé, ma che molti luoghi di lavoro continuano a non soddisfare.

I dipendenti italiani credono chiaramente nel valore dell’ufficio, ma si aspettano anche che offra di più, a partire dai requisiti di base”, ha affermato Marco Francalanci, Direttore regionale per l’Europa meridionale di Unispace. “Progettando spazi che danno priorità all’ospitalità, al benessere e al comfort, i datori di lavoro possono trasformare l’ufficio in un vero e proprio centro di performance e cultura”.
Se il luogo di lavoro non funziona, i dipendenti non raggiungono il loro pieno potenziale e la produttività è a rischio”, ha affermato Rob Frank, CEO EMEA, Unispace. “I fondamenti sono più importanti che mai e i datori di lavoro che ascoltano ora saranno quelli che prospereranno nel 2030”.
Guardando al 2030, gli uffici rimarranno una parte centrale della vita lavorativa, ma il loro ruolo sta cambiando: i datori di lavoro devono quindi agire rapidamente affinché non si comprometta sia la produttività, che la qualità del lavoro dei propri dipendenti.

Per maggiori informazioni su Unispace e sulla ricerca, visitate il sito www.unispace.com.