Quartz Plaza: architettura come geologia viva

Nel cuore di Istanbul, Quartz Plaza si distingue come un’architettura che dialoga con le profondità della terra più che con l’effimero skyline della città. Firmato dall’architetto Alper Derinboğaz e dallo studio Salon, il progetto si ispira alla conformazione geologica del sito, un’area dove si incontrano due strati rocciosi risalenti all’Epoca Miocenica.

La pelle dell’edificio, elemento cardine dell’intervento, reinterpreta la stratificazione degli scisti e la brillantezza del quarzo. La facciata vetrata a doppia inclinazione lavora con la luce: rifrange, moltiplica e trasforma i riflessi del paesaggio urbano in scenografie cangianti che cambiano con le ore del giorno. Il vetro non è solo trasparenza ma materia riflettente e vibrante, capace di generare effetti luminosi unici anche all’interno, dove pareti in vetro zigrinato amplificano le rifrazioni naturali.

La tecnologia è al servizio della sostenibilità: il progetto integra una facciata a doppia pelle sui fronti nord-est e nord-ovest per ottimizzare l’efficienza termica e ridurre consumi e impatti ambientali. Un sistema di bocchette regolabili consente la ventilazione naturale in estate e il mantenimento del calore in inverno. Il risultato è un involucro che respira e isola, migliorando anche le performance acustiche.

La distribuzione interna privilegia la flessibilità e l’apertura: moduli divisori mobili e partizioni vetrate garantiscono privacy senza compromettere la continuità visiva e luminosa degli ambienti. Il nucleo impiantistico è strategicamente posizionato nella zona più ombreggiata per sfruttare la massa termica, contribuendo a un comfort climatico costante.

Quartz Plaza non è solo un edificio per uffici, ma una riflessione sul rapporto tra architettura, geologia e luce. Un esempio di come il progetto contemporaneo possa coniugare estetica, efficienza e memoria del luogo.

CREDITI:

Progetto: Alper Derinboğaz

Studio: Salon

Fotografie: Cemal Emden